Incassi e utili da record per il Pastificio Agnesi. Le vendite sono aumentate in Italia del 5% e il margine per l'azienda è quasi triplicato rispetto all'anno precedente: sfiorerà i 9 miliardi di lire contro i 3,6 miliardi del '96.
Come aveva già anticipato Franck Glaizal, amministratore delegato dell'Agnesi, quello del '97 è il miglior bilancio degli ultimi dieci anni per la storica azienda pastaria di Imperia, controllata dal gruppo finanziario Paribas, al quale era stata ceduta dalla Bsn Gervais Danone.
I programmi futuri sono ambiziosi. "Vogliamo rafforzare la nostra presenza in Giappone e penetrare nuovi mercati, come la Russia e gli Stati Uniti", conferma l'ad Glaizal, appena rientrato da una missione commerciale proprio in Giappone. "Nonostante il posizionamento nel segmento alto del mercato, un passaggio che ha richiesto tutto l'impegno della società, abbiamo venduto lo scorso anno 1.000 tonnellate di pasta in più rispetto al '96. Veniamo da anni difficili: nel '92-94 il risultato di gestione è stato negativo, nel '95 abbiamo raggiunto il pareggio, nel '96 siamo saliti a 3,5 miliardi. Ma il risultato previsto per il '97, incluse le Riserie Gariboldi, controllate al 100% da Agnesi, è di circa 9 miliardi. Un brillante esempio di risanamento aziendale. E non ci fermeremo qui".
Dopo l'uscita di scena della Danone, la società gestisce in proprio l'export, sino all'anno scorso assicurato da una divisione della multinazionale. Agnesi esporta in Giappone, Svizzera (è fornitore esclusivo della catena Migros), in America del Sud e in Nord Europa. In Giappone, Agnesi si vuole rafforzare e dal primo maggio aprirà un ufficio di rappresentanza a Tokyo. Sul fronte interno, si continuerà a puntare sulla qualità e su una politica di marketing molto mirata. I mercati di riferimento in Italia sono Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Lazio.