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Meteo | 31 gennaio 2025, 17:00

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del weekend a cura di Stefano Sciandra

Il grande flop. L'imperiese finisce in ombra pluviometrica che si affaccia anche sull'arco alpino dove erano annunciate grandi nevicate. Domani? Possibile instabilità ma attendibilità non oltre il 60%

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del weekend a cura di Stefano Sciandra

Il flop è servito. Oggi abbiamo avuto un chiaro esempio di come la modellistica possa prendere abbagli clamorosi. Non è la prima volta che accade, ci mancherebbe, ma non potendo postarvi per ovvie ragioni tutte le mappe delle ultime ore, mi limito a dirvi che sono cambiate alla velocità della luce e continuano a mutare di emissione in emissione.

La fenomenologia viene spostata di 60/100 km come nulla fosse, segnale di una confusione totale. Il venerdì perturbato, dopo un'infinità di balletti da parte dei vari modelli cosiddetti più autorevoli, si fa per dire, da una parte quello europeo, dall'altra quello americano, si è tramutato in una giornata simil primaverile. Non ha nemmeno senso parlare di pause asciutte quando per l'intera giornata è il sole a predominare. Dopo una notte con piogge deboli, c'è stata l'occasione per una bella lavatrice degli indumenti sportivi che avevo tenuto in stand by, con il rammarico di non avere pianificato una seduta di allenamento ampiamente possibile.

Riassumendo: il ponente ligure e tutto l'imperiese sono finiti in una totale ombra pluviometrica inquadrata in mattinata anche dalla modellistica  (facile in tempo reale...) estesa sino a dopo le 24 odierne. Sul passaggio su domani vengono indicate precipitazioni anche consistenti sul Levante Ligure e sull'alta Toscana che sarebbero persino degne di uno stato di allerta ma nella realtà? E domani? Se ci affidiamo ai centri di calcolo l'instabilità dovrebbe tornare ed essere estesa all'intera giornata, ma dopo quanto accaduto oggi è necessaria cautela.

POSSIBILE EVOLUZIONE - Alla luce di quanto esposto assegno un'attendibilità non superiore al 60% per la previsione riguardante domani. Possibili precipitazioni disorganizzate e non continue a partire dalla notte e per tutta la giornata di entità tra debole e moderata con qualche fiocco a livello Col di Nava come quota. Gli strascichi dovrebbero esaurirsi entro l'ora di pranzo di domenica

Il passaggio su sabato secondo il modello americano GFS. L'imperiese resterebbe in ombra pluviometrica, a Levante piogge anche consistenti, ma permangono forti dubbi

Di certo ci sono due elementi. Il solito maledetto rinforzo della ventilazione, da Nord sia per domani sia per domenica e il ripristino di una lunga pausa anticiclonica. Anche il grande carico nevoso annunciato sembra finito nel cilindro del mago Silvan e sulle Alpi si vedono ampie zone di ombra sia pluviometrica sia nevosa. In sintesi stucchevole e inutile nevischio con accumuli di pochi centimetri. Temperature?  Nessuna clamorosa variazione. E per il fantomatico freddo?

L'instabilità di domani all'ora di pranzo secondo il modello americano GFS. Attendibilità non superiore al 60%. Da notare praticamente la totale ombra pluviometrica e nevosa sulle Alpi

LO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE - Ieri, per dovere di cronaca, avevo illustrato l'ipotetico scenario freddo intorno all'8 di febbraio. Chi segue la rubrica ricorderà che già in estate avevo anticipato che tra fine gennaio e inizio febbraio avreste sentito parlare di irruzione fredda, del ponte di Weikoff ecc., elementi illustrati nell'ultimo bollettino! Su questo aspetto ho le idee molto chiare. Tutti i santi anni, gli analisti propongono detto scenario perché storicamente viene a verificarsi in questo periodo. Come ricordo sempre il medio termine continua a basarsi su quei dati inseriti nei centri di calcolo di cui bisognerebbe fare un gran bel falò. Ci si ritrova sempre a valutare scenari costruiti su statistiche strasuperate e lontane dalla realtà attuale. Io, sinceramente, trovo utopistico l'arrivo di nevicate e temperature polari tra una settimana. Manca qualsiasi base fredda su cui un'incursione gelida possa produrre effetti. Tradotto ritengo altamente probabile un totale addio a scenari invernali neppure accennati nel corso di questo trend completamente autunnale in un contesto termico perennemente mite. Basta uscire di casa per constatare le temperature gradevoli nei giorni della merla, quelli che i nostri avi indicavano come i più freddi dell'anno. Il massimo che potrebbe accadere, tornando alla data dell'8 febbraio, potrebbe essere un calo termico con massime, per quanto riguarda la nostra provincia, al limite della doppia cifra ma con assenza di ogni tipo di fenomenologia. 

Salvo sconvolgimenti di questa modellistica comunque impazzita ci risentiremo con il consueto appuntamento del lunedì sera. Buona serata a tutti i nostri Lettori.

Stefano Sciandra

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