Si avvicina la conclusione del processo che vede contrapposti operatori dei cantieri navali del porto turistico di Imperia. Questa mattina, davanti al Tribunale in composizione collegiale presieduto da Carlo Alberto Indellicati, si è svolta una nuova udienza del processo per turbativa d'asta che vede imputati Michele Ottavio Lugaresi e Giancarlo Dolla.
La pubblico ministero Veronica Meglio ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione e 900 euro di multa per entrambi gli imputati. La vicenda risale all’agosto del 2020, quando la Go Imperia aveva indetto un’indagine di mercato per l’affidamento del servizio del travel lift, (la gru per il varo e l’alaggio delle imbarcazioni, nella foto). Il servizio fu affidato a un’associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalla Imperia Yacht Service e dalla Gente di Mare, società consorziate del Copi.
Tuttavia, l’affidamento è stato oggetto di ricorso al Tar da parte del Copi, che ne ha ottenuto l’annullamento in quanto "la condotta di Imperia Yacht Service e di Gente di Mare è stata connotata da slealtà e scorrettezza”.
Nel corso del processo è emerso un clima di forti tensioni all'interno del Consorzio stesso. Secondo l’accusa, Dolla e Lugaresi avrebbero costituito l’Ati e presentato un’offerta più vantaggiosa alla Go Imperia essendo già a conoscenza dell’importo offerto dal Copi stesso. Il Copi si è costituito parte civile nel processo ed è rappresentato dall’avvocato Alessandro Gallese.
La difesa di Lugaresi (avvocati Renato Giannelli e Davide Carpano) e Dolla (avvocato Fabio di Salvo) avranno la possibilità di replicare alle accuse nel corso della prossima udienza, prevista per il 17 aprile. Dopo le repliche dei difensori, il Tribunale si ritirerà per emettere la sentenza.
In precedenza, la posizione dell’avvocato Marco Mangia (ex presidente della Go Imperia) e Alberto Caprile (direttore generale della Go Imperia), accusati di abuso di ufficio, era stata stralciata in quanto “il fatto non è più previsto dalla legge come reato” in seguito alla “riforma Nordio”.