Una parte sostanziosa del nuovo piano di risanamento della Riviera Trasporti deriva dall’aumento del contributo economico versato dai Comuni che rientrano nel servizio di trasporto pubblico.
L’incremento, pari a un milione e 75 mila euro (il contributo totale da parte dei Comuni è di 3,7 milioni), deriva dall’adeguamento Istat e da servizi aggiuntivi richiesti da otto Comuni (Andora, Cervo, Diano Marina, Imperia, San Bartolomeo al Mare, Sanremo, Taggia e Pontedassio).
I contributi maggiori sono quelli richiesti ai Comuni di Sanremo e Imperia. Al primo da 813.030 euro saranno richiesti 1.174.113,24 euro (982.140,24 euro da adeguamento Istat e 191.973 euro per i servizi aggiuntivi). Il contributo fornito da Imperia invece passa da 634.875 euro a 886.929 euro (766.929 120 mila euro per i servizi aggiuntivi). 432.470 euro quello di Ventimiglia, 245.339 euro Bordighera,205.041 euro Taggia, 135.169 euro Diano Marina. Il contributo minore è invece quello di Montegrosso Pian Latte, pari a 809 euro.
Il nuovo accordo sarà ancora discusso in consiglio provinciale, all’ordine del giorno venerdì 24 gennaio insieme “all’approvazione del nuovo statuto sociale della Riviera Trasporti per l’adeguamento al modello in house”. Prima dell’affidamento in house della società, in programma per aprile, l’accordo dovrà essere approvato dal cda della società di tpl e dall’assemblea dei soci e dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) che avrà 45 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni.
Il piano industriale ha ottenuto il parere favorevole dell’assemblea dei sindaci, unico contrario il sindaco di Ospedaletti Daniele Cimiotti che ha motivato: “Il servizio all’interno del comune non funziona, anche se lo abbiamo sempre pagato. Vorrei sapere quanto costa questo servizio ed eliminarlo perché è inutile pagare una cosa che non funziona”.