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Cronaca | 15 gennaio 2025, 07:10

Imperia, il caso dell'ex casello ferroviario: Giovanni Dominici verso lo sfratto, ma la vicenda finisce in tribunale

L'udienza è prevista per il 29 gennaio  di una storia al centro di un'aspra battaglia legale tra il Comune e l'inquilino

Imperia, il caso dell'ex casello ferroviario: Giovanni Dominici verso lo sfratto, ma la vicenda finisce in tribunale

È prevista per il 29 gennaio 2025 l’udienza che deciderà le sorti di Giovanni Dominici, 56 anni, e della sua famiglia, che da anni vivono nell’ex casello ferroviario di Imperia. Una storia al centro di un'aspra battaglia legale tra il Comune e l'inquilino.

L’immobile era stato originariamente affittato nel 1999 al padre di Giovanni, Bruno Dominici, con un contratto valido fino al 31 dicembre 2003. Alla morte del padre, Giovanni è subentrato nella locazione, ma le Ferrovie dello Stato hanno notificato la disdetta del contratto a partire dal 31 dicembre 2013. Tuttavia, Dominici non ha mai lasciato l’immobile, continuando a pagare il canone di locazione originario senza adeguamenti, un comportamento contestato sia dalle Ferrovie sia dall’amministrazione comunale.

Nel frattempo, nel mese di ottobre 2024, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha ceduto l’ex casello ferroviario e l’area circostante al Comune di Imperia, nell’ambito di un progetto di riconversione della zona per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale.

Con la necessità di consegnare l’area alla ditta appaltatrice per l’avvio dei lavori, il Comune ha avviato la procedura di sfratto nei confronti di Giovanni Dominici. Secondo l’amministrazione, sono stati fatti tentativi per risolvere la questione in via bonaria, offrendo all’inquilino una soluzione alternativa in un alloggio di proprietà di ARTE, situato poco sopra l’ospedale di Imperia. Offerta che, però, è stata rifiutata da Dominici.

L’uomo, assistito dall’avvocato Sandro Lombardi, sostiene di avere il diritto di rimanere nell’abitazione in virtù di un contratto stipulato con Ferrovie Real Estate Spa nel 1999 e rinnovato sino al 2028. La difesa dell’uomo ha quindi deciso di impugnare lo sfratto, portando la questione davanti al giudice.

Con il 29 gennaio ormai vicino, l’udienza sarà decisiva per il futuro di Giovanni Dominici e della sua famiglia. Se il tribunale confermerà lo sfratto, l’uomo dovrà lasciare l’immobile, consentendo il proseguimento del cantiere della pista ciclabile. In caso contrario, il Comune dovrà trovare una nuova strategia per ottenere l’area senza ricorrere a un’azione forzata.

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