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Accadde Oggi | 14 gennaio 2025, 07:10

14 GENNAIO 1981. Maxi appalto della Cee per l'acquisto di olio d'oliva: aziende imperiesi preoccupate

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14 GENNAIO 1981. Maxi appalto della Cee  per l'acquisto di olio d'oliva: aziende imperiesi preoccupate

Ambienti oleari di Imperia in grande fermento e ansia dopo la decisione della Cee (Comunità economica europea) che ha lanciato un maxi appalto per l'assegnazione di un'enorme partita di olio d'oliva: 330 mila quintali di olio risalente alla campagna 1977-78 con un prezzo di vendita di 210 mila lire al quintale. 

Gli acquirenti avrebbero l'obbligo di ritirarne almeno 25 mila quintali ogni 30 giorni. Un altro obbligo - che pare sia imposto unicamente agli eventuali acquirenti italiani e greci - sarebbe quello di sottoporre l'olio comprato a raffinazione prima di metterlo in vendita. Ciò che inquieta gli operatori imperiesi, e in seconda battuta quelli delle regioni italiane a vocazione olivicola, sono tuttavia le altre clausole che regolerebbero la vendita: il quantitativo di 330 mila quintali sarebbe suddiviso in sei lotti, indivisibili, di 55 mila quintali.

Gli acquirenti, per ottenere l'assegnazione, dovrebbero presentare una fideiussione bancaria pari al valore della merce più il 10%. Il totale per ogni lotto sarebbe quindi di 12 miliardi e 705 milioni. Un'altra clausola prevede l'assegnazione dei vari lotti secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande: a parità di ogni altra condizione avrebbe la precedenza l'azienda  che avrà richiesto l'assegnazione di un maggior numero di lotti o, eventualmente, dell'intero quantitativo.

"Si tratta di clausole - sostengono gli olivicoltori imperiesi - che sembrano voler favorire l'insorgere di qualche grossa lobby o pool di grosse aziende multinazionali, sulla falsariga di quanto è già avvenuto nel caso di vendita di enormi partite di carne o di burro, sempre da parte della Cee: una politica che avvantaggerebbe soltanto i più grossi operatori a svantaggio di quelli minori, anche se ben qualificati, come quelli di Imperia. In effetti, anche se questi ultimi si consorziassero (come pare stiano cercando di fare) per presentare l'offerta di assegnazione di almeno un lotto, potrebbero ugualmente essere esclusi in quanto pare vi sia intenzione, da parte di alcuni grandi complessi, soprattutto internazionali, di farsi assegnare l'intero quantitativo". 

La resa pubblica del bando di vendita da parte della Cee è prevista per la fine di gennaio: la speranza degli ambienti imperiesi è che, prima di tale data, la Cee voglia tenere conto delle osservazioni e modificare le clausole più discutibili in modo da favorire l'accesso all'acquisto anche da parte di aziende e consorzi minori.

Giorgio Bracco

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