Il settore metalmeccanico si è fermato con uno sciopero che ha coinvolto l’intera categoria. La protesta è scaturita dalla rottura delle trattative tra i sindacati Fim, Fiom e Uilm e Federmeccanica-Assistal, dopo sei mesi di confronto. I sindacati hanno spiegato che Federmeccanica e Assistal "hanno respinto gran parte delle richieste contenute nella piattaforma unitaria proposta dai lavoratori, replicando con una contro-piattaforma che, secondo i sindacati, rende impossibile proseguire il negoziato.
I principali motivi della rottura del dialogo sono stati individuati nei temi legati al salario, al premio di risultato e agli orari di lavoro. Secondo Fim, Fiom e Uilm, le posizioni presentate da Federmeccanica e Assistal "non hanno risposto alle esigenze dei lavoratori, portando alla decisione di indire lo sciopero".
A livello nazionale, i presidi si sono svolti presso le sedi di Confindustria. A Imperia, il presidio, invece, è stato organizzato dalle 9.30 alle 12 presso la sede della Munters a Chiusavecchia, anziché presso Confindustria Imperia, a causa delle difficoltà logistiche e dei possibili disagi alla viabilità. I sindacati hanno sottolineato che la scelta di Munters è stata dettata dalla necessità di garantire un luogo con le giuste condizioni logistiche per l’iniziativa.
"Lo sciopero - dichiara Simome Mara Fim Cisl - ha avuto lo scopo di sollecitare una risposta concreta alle richieste dei lavoratori e di fare pressione su Federmeccanica-Assistal affinché riprendano il dialogo per un accordo soddisfacente per entrambe le parti. A livello locale i rapporti sindacali con Munters sono buoni, ma vanne create nuove relazioni sindacali per addivenire, una volta chiuso il contratto nazionale ad una contrattazione di secondo livello".