Meteo - 10 gennaio 2025, 17:22

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del weekend a cura di Stefano Sciandra

Freddo transitorio con scarsi effetti sull'Imperiese. Tempesta di vento dal fine settimana in un contesto secco e intera Europa sotto un anticiclone mostruoso (solo il Sud Italia resta un po' ai margini)

Il Generale Inverno è a capo dell'armata Brancaleone. Chi segue questa rubrica ricorderà come ad agosto avessi già anticipato la linea previsionale per dicembre e gennaio, preannunciando che avreste sentito parlare di Generale Inverno, dell'Orso Russo, del ponte di Weikoff (ovvero del punto di incontro tra l'anticiclone delle Azzorre e l'anticiclone russo-siberiano che aprirebbe la  porta alla flusso di area gelida proveniente direttamente dalle steppe) del burian,..! 

A proposito del burian c'è ancora tempo..., probabilmente entro la prima decade di febbraio troverete anche lì qualche notizia al riguardo nei soliti siti acchiappa click. Partiamo subito con la situazione reale. Starete leggendo di crolli termici epocali, di nevicate storiche in arrivo sul meridione, e via dicendo. Ci saranno un 48-72 ore con maltempo nella parte bassa della Penisola e deciso calo termico sull'intero Paese. Per il resto l'intero Nord, dopo gli ultimi disturbi entrerà già di diritto nella lunga bolla anticiclonica. 

Nell'imperiese perderemo qualche grado ma state certi che il termometro rimarrà abbondantemente sopra lo zero e le massime costiere sempre in doppia cifra. Quindi nulla di che. Parafrasando "Houston abbiamo un problema", quello reale rimane il solito inutile vento che a parte qualche pausa continua a imperversare. Come avevamo annunciato nel bollettino dell'Epifania non ha fatto eccezione la notte tra mercoledì e giovedì, con l'unica variante di qualche precipitazione localmente più strutturata rispetto a quanto si potesse inizialmente presumere, anche se, a onor del vero, alla Befana avevo espresso come il grande solito caos modellistico impediva di entrare nel dettaglio, ovvero di stabilire, al di.la di Eolo, se scendevano 5 o 20 mm di pioggia.
 

CAMBIANDO L'ORDINE DEI FATTORI IL PRODOTTO NON CAMBIA - Considerazione uno. Nella giornata di mercoledì, in Valle d'Aosta, soprattutto in alta valle, pioveva a 2000 m. La riflessione è che anche un solo giorno a gennaio in cui si verificano situazioni simili è un insulto alla logica. In realtà si tratta di un ripetersi quasi costante, ovviamente alternato a qualche nevicata. Considerazione due. La fase fredda in arrivo nel fine settimana sarà transitoria prima di aprire le porte a un lunghissimo periodo anticiclonico. Detto del peggioramento nella parte inferiore dello Stivale (l'unica ad avere un minimo di coperta corta da parte dell'anticiclone nel breve/medio termine) andremo verso la stabilità assoluta sull'intero vecchio continente con azzeramento totale di ogni tipo di precipitazione.

(Il momento centrale del maltempo nella parte inferiore della Penisola nella giornata di domenica secondo il modello americano GFS)

TEMPESTA DI VENTO ED EVOLUZIONE - A partire da domani entreremo nel vortice ventoso. La fascia tirrenica sarà quella maggiormente colpita, ma non andrà molto meglio in Liguria. A seguire super anticiclone ben superiore a un amaro ammazzacaffè e un autentico mangia inverno secondo canoni che ormai sono cronicizzati da anni. Tenete conto che una struttura del genere presumibilmente potrebbe protrarsi ben oltre le 200 ore della modellistica e arrivare tranquillamente a febbraio con i soliti tanti saluti alla stagione invernale. Ovviamente, ci sarà spazio poi per peggioramenti, magari nevicate, ma il succo del discorso è che il cuore della stagione fredda, di fatto mai iniziata, avrà bisogno del defibrillatore.
 

PREVISIONE GENERALE E IMPERIESE - Elemento cardine, a partire da domani, ma in crescendo domenica e lunedì, il solito maledetto inutile vento, stavolta da nord est. Il sopra media termico presente in certi punti del Continente arriverà a livelli drammatici. Siamo alla deriva climatica totale, in linea con l'andazzo generale, con governi composti da fantocci che raccoglieranno i cocci di un pianeta avviato al punto di non ritorno e forse è giusto così. 

Nella nostra provincia giornate sostanzialmente soleggiate nel lungo periodo, a eccezione di domani con sole dal classico effetto da dietro vetro smerigliato e qualche annuvolamento più consistente. Temperature minime in calo, giornate più rigide, presumibilmente martedì/mercoledì con sensazione di freddo più che altro percepito magari per l'effetto vento. Temperature massime praticamente sempre in doppia cifra. Per ora è tutto, buon fine settimana ai nostri Lettori

(La carta del 18 gennaio 2025 secondo il modello americano GFS. Totale mancanza di precipitazioni sull'intera Europa, solo il meridione italico vivrà episodi di maltempo)

Stefano Sciandra