Nel 2024 sono state le piccole e medie imprese a richiedere il grosso della forza lavoro. Il 66% delle 15.570 figure professionali da assumere è stato infatti richiesto dalle aziende di piccole e medie dimensioni.
E’ uno dei dati che emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior (realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro) relativa a quanto accaduto nel 2024. Nell’anno appena concluso è lievemente cresciuta la domanda di lavoro da parte delle imprese di Imperia: il 66% di esse ha infatti previsto di assumere personale (a fronte del 65% dello scorso anno) con entrate previste di 15.570 unità lavorative. Accanto all’andamento positivo della domanda aumenta tuttavia la difficoltà a reperire le figure professionali richieste, che si è attestata al 51% a fronte del 48% nel 2023.
I settori che nel 2024 hanno previsto le maggiori entrate occupazionali sono stati i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (6.010 le entrate), il commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli con 2.720 unità, i servizi alle persone (2.320 entrate), le costruzioni con 1.690 lavoratori richiesti e i servizi alle imprese con 1.660 unità richieste. Le professioni più richieste dalle imprese della provincia di Imperia nel 2024 sono stati gli esercenti ed addetti alla ristorazione (5.200 i lavoratori richiesti), gli addetti alle vendite (1.850) e il personale non qualificato nei servizi di pulizia (1.180). Seguono gli operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (830), il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (530) e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (510). Tra le figure richieste, per il 32% si è trattato di giovani (fino a 29 anni); erano il 35% l’anno precedente. I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto del Commercio al dettaglio, all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli (il 48% delle entrate programmate nel comparto) e nei servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (33%).
Tra i profili per cui scarseggiano candidati ci sono fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (difficoltà di reperimento quasi del 100%); operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (su 260 possibili assunzioni sono mancati 230 possibili candidati); tecnici della salute; conduttori di veicoli a motore e a trazione animale; operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili; operatori della cura estetica; esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione. Il problema del mismatch (disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro) è dovuto alla mancanza di persone che si presentano ai colloqui (la difficoltà di reperimento per il 34,8% è legata alla mancanza di candidati), ma anche di persone con titolo di studio e competenze adeguate (13% per preparazione inadeguata). Le principali aree aziendali di inserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione del servizio (51,%) e le aree commerciali e della vendita (26,7%).
L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.060 le entrate previste per i laureati, 110 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 3.810 i diplomati di scuola tecnico professionale, 500 i diplomati di scuola liceale, 6.560 i lavoratori con qualifica di formazione o diploma professionale. Per quanto riguarda le imprese – soprattutto piccole e medie - che nel 2024 hanno ricercato personale, emerge che 2.320 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti assunti nel 2024 è stata pari al 26% di quelli ospitati e che i canali di selezione più utilizzati sono risultati la conoscenza diretta del candidato, la segnalazione da parte di conoscenti o il curriculum inviato direttamente all’impresa. Nel corso del 2024, infine, sono cresciuti da parte delle imprese imperiesi gli investimenti negli ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (sicurezza informatica, internet alta velocità, software per la gestione dei dati, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi), organizzativo (sistemi gestionali evoluti, sistemi di rilevazione delle performance) e dei modelli di business (analisi dei bisogni dei clienti, digital marketing, analisi dei mercati).
“I dati relativi al 2024 – commenta il segretario generale della Camera di Commercio, Marco Casarino – confermano due elementi: la tenuta del sistema delle piccole e medie imprese imperiesi nel proporre opportunità lavorative e, purtroppo, il permanere delle difficoltà di reperire specifiche figure professionali. Come Camera di Commercio – sottolinea Casarino - poniamo forte attenzione al tema dell’incontro domanda e offerta dedicando risorse alla riduzione del disallineamento, aspetti per i quali abbiamo realizzato la guida ‘Fai la scelta giusta’ con l’obiettivo di orientare giovani e famiglie nell’offerta formativa del territorio con un focus sui fabbisogni professionali delle imprese. Tra i dati che emergono dall’analisi annuale Excelsior è da sottolineare anche l’incremento, da parte delle imprese, degli investimenti nel digitale sia in ambito tecnologico che organizzativo”.