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Attualità | 09 gennaio 2025, 07:04

San Lorenzo approva le tariffe Imu, decisi tre scaglioni per il 2025

Nulla è dovuto invece per immobili “merce” e fabbricati rurali ad uso strumentale

San Lorenzo approva le tariffe Imu, decisi tre scaglioni per il 2025

Tre sono gli scaglioni approvati dal consiglio comunale di San Lorenzo per il pagamento dell’Imu per l’anno 2025. Il 3,5 per mille è l’aliquota che riguarda le abitazioni principali e relative pertinenze. 

Ma – fa sapere il Comune - dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, €.200,00 rapportati al periodo dell’anno durante il quali si protrae tale destinazione”. Il secondo scaglione è di 10,60 per mille ed è applicato per fabbricati e aree fabbricabili, infine il 7,60 per mille per i terreni. 

Nulla è dovuto invece per immobili “merce” e fabbricati rurali ad uso strumentale. A decorrere dal 1° gennaio 2025 diventerà vincolante, per tutti gli enti locali, il nuovo prospetto IMU previsto dal decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del 6 settembre 2024. Il citato decreto MEF - si rammenta - ha previsto una drastica riduzione delle aliquote disponibili, portandole da 250.000 a 128. Questo taglio mira a semplificare il complesso sistema di tassazione locale e a uniformare le regole che, fino ad oggi, hanno consentito ai Comuni di introdurre numerose variazioni nelle aliquote IMU grazie all’autonomia tributaria. 

A partire dal gennaio 2025, i Comuni saranno, dunque, obbligati a uniformarsi alle nuove disposizioni. Per i Comuni che non si adeguano entro gennaio 2025, il decreto prevede una aliquota standard e una perdita di gettito stimata attorno ai 4,2 miliardi di euro. Le 128 categorie individuate nel decreto comprendono un'ampia gamma di immobili, suddivisi per destinazione d'uso, tra cui: immobili residenziali, come abitazioni principali, seconde case, case vacanze e immobili di lusso; immobili commerciali, quali negozi, uffici e capannoni; immobili per la produzione di energia, come centrali elettriche e impianti fotovoltaici, regolati da specifiche normative Imu; immobili destinati a scopi pubblici e sociali, come scuole, ospedali, edifici comunali e strutture sanitarie.

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