Un anno quasi ‘eccellente’ per le acque di balneazione imperiesi, l'81,4% di quelle monitorate da Arpal si è registrata conforme ai limiti microbiologici stabiliti dalla legge.
I parametri monitorati dall’Arpal, l'Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, sono due: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. I campioni studiati si considerano conformi quando anche solo uno dei due valori non rispetta i limiti stabiliti (rispettivamente 500 e 220 MPN/100 ml), un campione non conforme determina l’interdizione alla balneazione.
In tre spiagge imperiesi è stato previsto un monitoraggio intensificato. Nella prima, quella del Parco Urbano, perché classificata ‘scarsa’ dal 2020 al 2023, per le altre due, quella a Borgo Prino e la spiaggia delle Rateghe, perché in classe ‘sufficiente’.
Per la stagione 2024, la rete di monitoraggio in Liguria si è costituita di 381 acque di balneazione controllate almeno una volta al mese, per un totale, a Imperia di 590 campionamenti. La maggior parte delle acque di balneazione liguri è rimasta balneabile durante tutta la stagione Nel 2024 le acque balneabili rappresentano l'83.2% del totale di quelle controllate (318 su 381 totali). A Imperia su 86 acque monitorate l’81,4% è sempre risultata conforme, solo 16 acque hanno registrato almeno un risultato non conforme. Una percentuale virtuosa che colloca Imperia dopo La Spezia (94%) e Genova (81,8%), a seguire ancora Savona (77.2%).