Muore a Imperia, all'età di 79 anni, Silvia Strukel Gentili, la prima atleta poliedrica dello sport femminile italiano. Nata a Trieste nel 1917, Silvia esordisce in pedana nella scherma, specialità Fioretto, a soli quindici anni, nel 1932, con la divisa della Reale Società Ginnastica Triestina.
Nel 1936 conquista il campionato Ond. In precedenza aveva vinto nel 1933 con il Guf Trieste il campionato universitario di sci di fondo e con la Triestina nel nuoto, i 200 metri stile rana, mentre nell'atletica leggera vanta un titolo italiano di staffetta 4x75 (1934), giungendo tra l'altro quarta nella gara di pentathlon moderno. Nel 1947, abbandona le altre discipline per dedicarsi al fioretto. Ottiene un argento individuale e un bronzo a squadre, in quello stesso anno, ai Mondiali di Lisbona. Sempre nel 1947 con l'Us Triestina vince il titolo nazionale individuale, che si aggiudicherà anche nel 1949, facendo doppietta nel 1950 con il campionato a squadre.
In Nazionale centra anche tre bronzi individuali nei Mondiali del 1952 a Copenaghen, 1953 a Bruxelles, 1955 a Roma e un argento individuale al Mondiale del 1954 in Lussemburgo. Partecipa anche alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, sfiorando la semifinale e quindi la medaglia di bronzo. Abbandonato l'agonismo, Silvia si dedicò all'insegnamento del nuoto e dell'educazione fisica, ottenendo nel 1971 la soddisfazione di prendere il Diploma di Maestro d'Armi, presso l'Accademia Magistrale di Napoli, che le permise di insegnare la scherma a livello nazionale e internazionale.