Partiamo dal +1 registrato a Plateau Rosa (3480 m), con valori che in questi giorni si mantengono praticamente positivi durante il giorno in alta quota. Un risultato non male all'alba di San Silvestro, ma il cambiamento climatico è una manovra di complottisti cattivi che si divertono a spaventare gli utenti da bar che tutto sanno e che sono strenui difensori dell'alternanza climatica. Poco male quando saranno in difficoltà sarà sufficiente aspettare il ripristino dell'alternanza stessa...!
Proprio in questi giorni, nell'ambito di Eden, condotto da Licia Colò, hopotuto apprezzare un'analisi pertinente realizzata proprio a Plateau, al Rifugio Guide del Cervino, in quella Valtournenche dove per 50 anni ho vissuto la mia carriera di alpinista e dove, anno dopo anno, ho monitorato ogni variazione. L'agonia di quello che resta l'ultimo baluardo dello sci estivo ormai al canto del cigno e alla prossima chiusura dopo quella avvenuta a Indren in prossimità degli anni 2000. Si scierà solo in inverno e un altro pezzo di storia sarà consegnato agli archivi
IL RAPIMENTO, GLI OSTAGGI, IL RISCATTO
Girovagando nel web ho avuto occasione di leggere un redazionale dal titolo: "Italia e Vecchio Continente ostaggio dell' anticiclone". Il problema è che anche se pagassimo il riscatto allo sceicco non vi sarebbe alcuna liberazione, e, si sa, queste vicende, spesso, hanno un triste epilogo....! Siamo ormai a Capodanno e la situazione si è sviluppata esattamente come avevamo previsto ben prima dell'inizio delle Festività. Regime anticiclonico pressoché costante al Nord, un passaggio nevoso e perturbato al Centro e al Sud prima del ritorno a tutto spiano del Gobbo. Il quadro è il solito: inversione termica, con freddo in pianura e forte rialzo termico, tipico della presenza anticiclonica, in montagna dove il sole domina in un contesto totalmente primaverile. A completare il tutto interverranno le tessere mancanti.
COCHI E RENATO
Ricordate "Nebbia in Val Padana" il mitico pezzo scritto da Cochi e Renato e musicato dall'immenso Enzo Jannacci? Ecco con lo status quo attuale si è già ripresentata con il contestuale peggioramento della qualità dell'aria mentre sul lato tirrenico e sulla nostra regione torneranno le nubi basse.
(Oggi niente mappe, ma la sintesi meteo nel catino pianeggiante sarà questa immagine, con aumento della maccaja dalle nostre parti e sole primaverile in montagna almeno sino a giovedì 2)
PREVISIONE
A parte un incremento della copertura nuvolosa (classica maccaja )sulla nostra provincia cambierà praticamente nulla. Sul centro regione potrebbe verificarsi invece qualche piovasco di poco conto. Per le temperature le massime guadagneranno ancora qualcosina. Ventilazione contenuta sino a giovedì 2 quando ruoterà a sud-ovest con il classico libeccio in rinforzo
EVOLUZIONE
I titoloni inerenti al grande gelo che potrebbe investire l'Italia sono slittati verso l'Epifania. Vero, il vortice polare potrebbe rallentare e conseguentemente qualcosa cambiare anche per un fisiologico invecchiamento del solito anticiclone. Su quelli che poi saranno gli effetti concreti, come sempre, preferisco aspettare perché di posticipo in posticipo, come sostenevo già dalla scorsa estate, siamo già quasi a fine prima decade di gennaio e di inverno vero e proprio, al di là di normalissimi episodi nevosi, non se n'è visto. Un saluto a tutti i nostri Lettori e appuntamento al 2025 confidando di redigere un bollettino un po' diverso dal solito cliché
Stefano Sciandra