Genova, Savona e La Spezia vietano i botti di Capodanno, Imperia va controcorrente tanto che Claudio Scajola è l’unico sindaco a non aver firmato un’ordinanza anti botti come richiesto a gran voce dalle associazioni di animalisti e ambientalisti, e in generale dai cittadini preoccupati per la sicurezza nelle città.
Imperia, capoluogo di provincia della Riviera di Ponente, dunque, fa eccezione. La decisione di non applicare alcun divieto sarebbe dovuta alle difficoltà di far rispettare un provvedimento in una nottata di grande movimento. A Imperia è in programma, infatti, il «Bi-Capodanno» con due feste che si terranno prima a Oneglia e poi a Porto Maurizio. A chiedere al sindaco di correre ai ripari sono stati i consiglieri di minoranza Ivan Bracco e Daniela Bozzano: «Diversi cittadini ci hanno segnalato che in occasione delle festività di Capodanno sarebbe opportuno firmare un’apposita ordinanza per impedire lo sparo incondizionato dei botti di capodanno che oltre ad essere pericolosi se non utilizzati da persone esperte, possono creare disagio e spavento agli animali domestici».
Al momento da Palazzo Civico l’istanza è caduta nel vuoto. Diversa la situazione nella vicina Sanremo dove il sindaco Alessandro Mager vieta l’uso di botti, ma anche sostanze alcoliche nella zona interessata dai fuochi d'artificio e dai festeggiamenti previsti sul lungomare. Vietato introdurre anche spray antiaggressione. L'inosservanza comporta una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro. Già firmate da giorni le ordinanze comunali a Genova da parte del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi con multe da 25 a 500 euro. Analoghi i provvedimenti adottati anche dal sindaco di Savona Marco Russo con sanzioni e rischio di denuncia e dal collega di La Spezia Pierluigi Peracchini che vieta l’utilizzo di petardi, botti e materiale pirotecnico.