“Gli autovelox sono solo stati approvati dal ministero delle Infrastrutture, ma non sono omologati”, è la denuncia del consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica tramite la polizia stradale.
L’informativa sulle presunte irregolarità riguardanti le apparecchiature per la rilevazione della velocità installati in città sarà inoltrata alla Corte dei conti, all’autorità nazionale anticorruzione e alla prefettura di Imperia. Dalla richiesta di accesso agli atti e dai verbali redatti dalla polizia locale emerge che "le apparecchiature (di modello TCS - Traffic Control System, prodotte dalla società Traffic Tecnology) sono approvate non omologate con provvedimento dirigenziale emesso dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili". "Gli impianti autovelox presenti e funzionanti ad oggi - si legge nel documento- , risulterebbero mancanti della omologazione prevista dall’art. 142 comma 6 del codice della strada, elemento tecnico fondamentale per la regolarità dell’ accertamento delle infrazioni stradali".
“I dati riguardanti le contravvenzioni riportano che degli oltre 3 milioni incassati dal Comune tra il 70 e l’80 per cento derivano dai velox -commenta il consigliere Bracco-. Un bilancio non può stare in piedi con i soldi rubati ai cittadini, non si pensa alla sicurezza, ma solo a fare cassa con apparecchiature non regolari. L’Ente deve tutelare i cittadini, non vessarli, per questo è doveroso da parte nostra chiedere alle autorità giudiziaria e contabile di intervenire per far cessare questa situazione”.