Il disastro del manto erboso dello stadio Ciccione di Imperia, dopo i lavori di ristrutturazione, ha sollevato molte critiche. Ad intervenire, ora è il consigliere comunale Pd Ivan Bracco che sta seguendo la vicenda e ha chiesto la documentazione ai competenti uffici di Palazzo civico: "Secondo i documenti richiesti al Comune, l'esecutore dei lavori aveva indicato una serie di interventi di manutenzione da effettuare, ma non risulta alcun coinvolgimento della società Imperia Calcio nella gestione di queste operazioni. E, comunque il Comune non risulta abbia effettuato controlli".
Il sindaco Claudio Scajola, invece, ha attribuito la responsabilità della situazione alla società di piazza d'Armi, che non avrebbe rispettato gli impegni di manutenzione, nonostante il Comune avesse finanziato la ristrutturazione. Questo ha creato problemi di drenaggio che hanno reso il terreno impraticabile, causando il rinvio di partite e aumentando il rischio di infortuni.
"È troppo facile scaricare le responsabilità come sempre agli altri ricordo a me stesso che lo stadio è comunale e ceduto in gestione alla società Imperia calcio, pertanto il Comune ha l'obbligo di verificare se il gestore adempie a quanto di dovere in questo caso. A meno che non si sia omesso di inviare documenti in tal senso, non emerge alcun sollecito in corso d’opera da parte del Comune alla società riguardante la regolare esecuzione della manutenzione", sottolinea Bracco.
La vicenda ha sollevato dubbi sulla gestione degli impianti sportivi della città e sulla qualità degli interventi, mentre si esplorano soluzioni come la costruzione di un nuovo stadio. Il tema ha anche alimentato il dibattito su chi sarà il futuro gestore del club, con il possibile interesse di Pino Ruggieri interessato a un nuovo impianto e della cordata di Matthew Scuffi.