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21 DICEMBRE 1886. Muore a Imperia il pittore Leonardo Massabò

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Il 21 dicembre del 1886 muore a Imperia, nella sua abitazione, il grande pittore Leonardo Massabò. Figlio di Lorenzo Massabò e Anna Maria Piatti, piccoli commercianti locali, l'artista era nato a Porto Maurizio, allora città dell'Impero Francese, il 5 dicembre 1812. 

Rimasto orfano di padre a soli due anni, ha un patrigno, Giuseppe Sibilla, che asseconda la sua precoce vocazione di pittore, originata dalla prossimità con la bottega di Tommaso Carrega, interprete portorino della fiorente stagione tardobarocca, e dalla passione condivisa con il pittore Giuseppe Federici, più grande di cinque anni. Sui banchi di scuola Leonardo Massabò conosce Francesco Dulbecco, anche lui portato per il disegno, con il quale avrebbe condiviso l’avventura romana: i due, appena quindicenni, si imbarcano, infatti, alla volta di Civitavecchia per frequentare a Roma l’Accademia di San Luca, dove consegue il diploma nel 1834. 

È del 1833 la sua prima opera nota, un autoritratto a olio che ne attesta la raggiunta maturità tecnica ed espressiva. Segue le indicazioni sulla necessità dello studio dal vero del purista Tommaso Minardi, professore all’Accademia, del quale frequenta lo studio. Ma il più significativo punto di riferimento nell’ambiente romano è Francesco Coghetti, l’artista lombardo che lo introduce alla corte dei Torlonia. L’attività di Leonardo Massabò nelle residenze Torlonia, il palazzo distrutto agli inizi del XX secolo per consentire l’ampliamento di piazza Venezia, e la villa, situata fuori porta Pia, oggetto di un complesso intervento di ampliamento e abbellimento diretto da G.B. Caretti a partire dal 1832, è documentata nel 1837. La fama che ne deriva gli apre la strada ad altre committenze, in primo luogo dalla sua città d’origine. Venne poi a ristabilirsi a Porto Maurizio in inverno, cominciando a lavorare per la decorazione pittorica del Duomo di San Maurizio, chiesa neoclassica progettata dall'architetto Gaetano Cantoni, da poco ultimata, anno  1838.

Nel 1859 sposa Carolina Schielotto, figlia del commerciante Francesco Schielotto e sorella di Maurizio (quest'ultimo rivestirà in seguito incarichi nel Consiglio e nella Giunta comunale di Porto Maurizio). Va allora ad abitare in via Maria Cristina (oggi via Carducci). Nel 1863-1864 Massabò è impegnato nelle decorazioni del Teatro Cavour, del soffitto del Ridotto e del famoso sipario. Il ciclo di dipinti per San Maurizio si concluse con la Morte di San Giuseppe, affidatogli da Giuseppe Schielotto, parente della moglie. L'ultima opera compiuta fu la Crocefissione della parrocchia di Pontedassio, nel 1883. In quell'anno si dimise anche dalla Commissione d'Ornato, concludendo anche l'attività pubblica.

Giorgio Bracco