“Siamo rimasti sorpresi e addirittura stupefatti rispetto alla notizia dell’ingresso di Amiu nella società che costruirà il biodigestore ad Imperia", commenta Umberto Zane (Fit Cisl) Liguria del comparto Igiene Ambientale.
L'annuncio del presidente della Provincia Claudio Scajola a margine del consiglio provinciale di questa mattina ha suscitato reazioni negative da parte dei sindacati.
Dopo la revoca, da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, del contributo previsto dal Pnrr (6.441.488 di euro) per la realizzazione del biodigestore a Taggia, regione Colli, Scajola ha detto: "Il biodigestore prosegue, secondo il cronoprogramma. Si è affacciato un nuovo ingresso all'interno della società che ha vinto l'appalto per la realizzazione che è l'Amiu di Genova, la società che gestisce anche la discarica di Scarpino".
"Siamo favorevoli alla regionalizzazione dell’azienda, ma prima completiamo gli interventi che sono in essere a Genova -ribatte Zane-. E poi rispetto a un’operazione impegnativa anche dal punto di vista economico mi sarei aspettato una condivisione con i lavoratori".
"Non pretendiamo nulla, ma chiediamo un minimo di decenza nelle relazioni sindacali. Il territorio imperiese ha bisogno urgente di impianti ed è giusto che si intervenga , ma prima cerchiamo di dare risposte a Genova dove ci sono tanti progetti rimasti senza una soluzione concreta. E’ stata da parte dell’azienda un’operazione senza alcun senso e ci rammarica avere scoperto tutto attraverso gli organi di stampa”.