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Politica | 16 dicembre 2024, 13:21

Orlando ha deciso: Genova vince su Roma, resterà in Regione come leader dell’opposizione anti-Bucci

"Il mio impegno, le mie capacità e il mio lavoro saranno a disposizione di questo progetto" ha dichiarato l'ex candidato presidente di Regione Liguria

Orlando ha deciso: Genova vince su Roma, resterà in Regione come leader dell’opposizione anti-Bucci

Andrea Orlando ha deciso ufficialmente: lascia il Parlamento per sedere tra i banchi del consiglio regionale ligure come leader dell’opposizione anti-Bucci.

L’ufficialità è arrivata oggi, con un post pubblicato sulle pagine social: "Questa settimana mi dimetterò dalla carica di deputato per rimanere in consiglio regionale. È stata la prima idea che ho avuto all'indomani delle elezioni e tuttavia in molti, a partire dalla segretaria nazionale, mi hanno chiesto di riflettere, di pensare sull'opportunità di rimanere in Parlamento, per dare un contributo importante alla battaglia a livello nazionale. Riflessioni e ragionamenti che mi hanno impegnato le scorse settimane, ma non ho cambiato idea", dichiara Orlando.

"Credo che sia importante proseguire la battaglia che ho iniziato candidandomi alla guida della regione Liguria, contro una destra arrogante, che non sa fare i conti con i limiti e le opacità delle esperienze precedenti, che rischia di compromettere il futuro della nostra regione, soprattutto delle nuove generazioni", prosegue Orlando, che già tempo fa aveva ammesso in parte ai microfoni di La7 la probabile decisione di rimanere in Regione. 

"Costruiamo un'opposizione basata sulle parole d'ordine che abbiamo messo al centro della nostra campagna elettorale: difesa della sanità pubblica, reindustrializzazione sostenibile, lavoro di qualità, tutela dell'ambiente e del territorio, diritti di tutte e di tutti, contrasto delle diseguaglianze. Non sarà un percorso semplice, ma non dobbiamo perderci d'animo. Ne parleremo venerdì 20 al Teatro di Stradanuova per definire un percorso che consegni questo patrimonio a chi dovrà intraprendere la sfida per le prossime elezioni comunali a Genova", afferma Orlando.

Durante il discorso, l'ex candidato presidente di Regione Liguria ribadisce il suo impegno civico per le strade della città: "Dobbiamo tornare a incontrare tutte le persone con le quali siamo riusciti a parlare soltanto qualche minuto in campagna elettorale; ascoltare le loro ragioni, i loro bisogni, le loro speranze. Se faremo tutto questo, davvero, le cose potranno cambiare. Il mio impegno, le mie capacità e il mio lavoro saranno a disposizione di questo progetto". 

"Questa mia decisione nasce anche dall'idea che vengono prima le istituzioni delle pur legittime ambizioni di carattere personale. Non credo che questa mia scelta sarà risolutiva, però credo che nei confronti della destra dobbiamo saper opporre anche un'idea radicalmente diversa delle istituzioni, del modo in cui vengono gestite e vissute. E credo che anche dal livello territoriale si possa dare un contributo alla battaglia per costruire un'alternativa a livello nazionale.", afferma Andrea Orlando, aprendo così la possibilità di creare un percorso nella coalizione di centrosinistra ligure con le elezioni amministrative di Genova all’orizzonte e con un progetto a lungo termine per il governo regionale.

Decisione che, inoltre, spalancherebbe le porte del parlamento ad Alberto Pandolfo, primo dei non eletti tra le fila del PD nella circoscrizione locale alle politiche del settembre 2022, e attualmente consigliere comunale a Palazzo Tursi, chiudendo invece i portoni del consiglio regionale per il savonese Giorgio Cangiano (PD), ex sindaco di Albenga pronto a subentrare a Genova come primo dei non eletti nel caso in cui Orlando avesse optato per la soluzione romana.


 







 

Redazione

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