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Scuola | 13 dicembre 2024, 16:14

Caso Liceo, gli studenti dell'Ipssc Calvi: "Noi la nuova sede della scuola la aspettavamo da 10 anni"

"Non possiamo e non vogliamo credere che ci siano studenti di serie A e studenti di serie B", sottolineano

Caso Liceo, gli studenti dell'Ipssc Calvi: "Noi la nuova sede della scuola la aspettavamo da 10 anni"

Caso Liceo, c’è chi la nuova sede della scuola la aspetta da ben 10 anni "e che ha un’altra storia da raccontare". Sono  gli studenti del Polo Tecnologico Imperiese indirizzo professionale Ipssc Calvi  che, ora,  vogliono far sentire la loro voce per sottolineare che, appunto  anche loro "hanno una dignità che  chiediamo  venga  rispettata". 

"In questi giorni - scrivono gli studenti -  abbiamo assistito a proteste di alcuni  studenti che non accettano una nuova sede e non si è sentito parlare altro che degli studenti del liceo che non vogliono spostare le loro classi in piazza Calvi.  Non possiamo e non vogliamo credere che ci siano  studenti di serie A e studenti di serie B.  Noi studenti dell’ Ipssc Calvi   richiediamo semplicemente la nostra  sede storica che  la aspettiamo da anni". 

L'intervento si inserisce nella querelle sullo spostamento delle classi del 'Classico' nella sede storica di piazza Calvi, appena restaurata a partire dal 7 gennaio, opzione sulla quale punta la giunta Scajola (nel tardo pomeriggio è prevista una riunione in Provincia per valutare la situazione, dopo che ci sono state prese di posizione, manifestazione degli studenti e anche una mozione in consiglio comunale,  ma contestata da studenti (e anche dai docenti molti  ei quali dovrebbero fare la spola) che preferirebbero rimanere nelle aule del 'Vieusseux' in via Terre Bianche, proseguendo l'esperienza didattica e organizzativa anche in considerazione del fatto che le riforme scolastiche che si sono succedute negli ultimi anni hanno fatto si che di determinasse un unico corso di studi, sia pure ad  indirizzo diverso, rispetto alla tradizionale suddivisione tra   'Classico' e 'Scientifico',  divenuta, ormai, un retaggio del passato.  

"Privati di una sede unica e smembrati in 5 sedi, si è  creata una cosiddetta 'scuola diffusa' sul territorio con tutte le criticità legate agli  spostamenti,  alle aule non adeguate, non abbiamo più un' identità, abbiamo accettato tutto questo sempre di buon grado", sottolineano  gli studenti dell' ex Ipc. 

 "Quindi, per concludere, se mentre da una parte ci sono studenti non contenti di questa trasferimento, dall’altra, noi ragazzi del 'Calvi' attendiamo con trepidazione, impazienza e felicità, finalmente, una scuola con sede unica ridando dignità, unità, senso di appartenenza alla propria scuola con  aule adeguate al contesto scolastico. Chiediamo di  avere ciò che  è stato tolto a questo istituto  in questi lunghi anni di attesa con  silenzioso spirito di adattamento e  con il sentimento di riavere una vera e propria rinascita del nostro istituto anche per le generazioni di studenti futuri".

Diego David

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