Caso Liceo, c’è chi la nuova sede della scuola la aspetta da ben 10 anni "e che ha un’altra storia da raccontare". Sono gli studenti del Polo Tecnologico Imperiese indirizzo professionale Ipssc Calvi che, ora, vogliono far sentire la loro voce per sottolineare che, appunto anche loro "hanno una dignità che chiediamo venga rispettata".
"In questi giorni - scrivono gli studenti - abbiamo assistito a proteste di alcuni studenti che non accettano una nuova sede e non si è sentito parlare altro che degli studenti del liceo che non vogliono spostare le loro classi in piazza Calvi. Non possiamo e non vogliamo credere che ci siano studenti di serie A e studenti di serie B. Noi studenti dell’ Ipssc Calvi richiediamo semplicemente la nostra sede storica che la aspettiamo da anni".
L'intervento si inserisce nella querelle sullo spostamento delle classi del 'Classico' nella sede storica di piazza Calvi, appena restaurata a partire dal 7 gennaio, opzione sulla quale punta la giunta Scajola (nel tardo pomeriggio è prevista una riunione in Provincia per valutare la situazione, dopo che ci sono state prese di posizione, manifestazione degli studenti e anche una mozione in consiglio comunale, ma contestata da studenti (e anche dai docenti molti ei quali dovrebbero fare la spola) che preferirebbero rimanere nelle aule del 'Vieusseux' in via Terre Bianche, proseguendo l'esperienza didattica e organizzativa anche in considerazione del fatto che le riforme scolastiche che si sono succedute negli ultimi anni hanno fatto si che di determinasse un unico corso di studi, sia pure ad indirizzo diverso, rispetto alla tradizionale suddivisione tra 'Classico' e 'Scientifico', divenuta, ormai, un retaggio del passato.
"Privati di una sede unica e smembrati in 5 sedi, si è creata una cosiddetta 'scuola diffusa' sul territorio con tutte le criticità legate agli spostamenti, alle aule non adeguate, non abbiamo più un' identità, abbiamo accettato tutto questo sempre di buon grado", sottolineano gli studenti dell' ex Ipc.
"Quindi, per concludere, se mentre da una parte ci sono studenti non contenti di questa trasferimento, dall’altra, noi ragazzi del 'Calvi' attendiamo con trepidazione, impazienza e felicità, finalmente, una scuola con sede unica ridando dignità, unità, senso di appartenenza alla propria scuola con aule adeguate al contesto scolastico. Chiediamo di avere ciò che è stato tolto a questo istituto in questi lunghi anni di attesa con silenzioso spirito di adattamento e con il sentimento di riavere una vera e propria rinascita del nostro istituto anche per le generazioni di studenti futuri".