Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Diano Castello con cui richiedeva l’accesso agli atti per il progetto relativo alla realizzazione del Cpr, il centro di permanenza per i rimpatri, nell’ex caserma Camandone.
Lo scorso 10 luglio la Prefettura di Imperia aveva respinto l’istanza di accesso agli atti. Il Comune ha impugnato il provvedimento, deducendo plurime ipotesi di violazione di legge. In particolare, riportano gli atti: "si evidenzia l’interesse del Comune a conoscere le caratteristiche della struttura al fine di intraprendere le iniziative necessarie a fronteggiare le esigenze connesse alla realizzazione dell’opera (viabilità, rete idrica e fognaria, assunzione di personale della polizia municipale, etc.) e si argomenta nel senso dell’assenza di pregiudizio per l’ordine pubblico o la sicurezza pubblica, dal momento che la richiesta di accesso è stata formulata da un ente pubblico".
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha condannato il Comune di Diano Castello "alla rifusione, in favore del Ministero dell’interno, delle spese di lite, che liquida in euro 3.000,00, oltre spese generali nella misura del 15%, IVA e accessori come per legge”, si legge nella sentenza.