Cronaca - 07 dicembre 2024, 09:36

I sindacati di polizia: "Mafia ad Imperia? Dichiarazioni pericolose e inquietanti del sindaco Scajola"

"Equivale a sottovalutare la necessità di ulteriori risorse e strumenti operativi sul territorio", dice Roberto Traverso del Siap

"Esprimo una ferma presa di distanza dalle dichiarazioni rilasciate dal sindaco e presidente della Provincia d’Imperia, Claudio Scajola, durante le registrazioni della trasmissione Report di Rai 3. Il primo cittadino ha affermato che la mafia non esisterebbe sul territorio imperiese in quanto non vi sarebbero denunce", a dichiararlo in qualità di componente della Segreteria regionale Ligure del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) Roberto Traverso

"Tali affermazioni sono non solo inverosimili, ma profondamente pericolose, poiché sottovalutano un fenomeno criminale che agisce in modo subdolo, alimentandosi di omertà, paura e radicamento sociale. L’assenza di denunce non è affatto indicativa di una mancanza della presenza mafiosa, ma rappresenta piuttosto un segnale allarmante della forza intimidatoria che queste organizzazioni esercitano sul territorio".

"Ricordo a Scajola che la Direzione Investigativa Antimafia (DIA), già dal 2019, ha certificato chiaramente che la mafia in Liguria, e in particolare nella provincia d’Imperia, non solo è infiltrata, ma è parte integrante del tessuto sociale urbano. Negare questa realtà significa svilire il lavoro costante e coraggioso di magistrati e forze dell’ordine, che, pur a fronte di gravi carenze di organico e risorse, combattono quotidianamente questa piaga".

"Dichiarare che la mafia non esiste equivale, di fatto, a sottovalutare la necessità di ulteriori risorse e strumenti operativi sul territorio. Un simile atteggiamento rischia di lasciare soli gli operatori della sicurezza e, cosa ancora più grave, di alimentare un clima di sfiducia e indifferenza nella cittadinanza, favorendo indirettamente il rafforzamento delle organizzazioni mafiose".

"Chiedo con forza a chi rappresenta le istituzioni di assumere una posizione chiara e responsabile, riconoscendo la realtà del fenomeno mafioso e supportando con decisione tutte le attività investigative e operative necessarie per contrastarlo. Le parole hanno un peso, e chi ricopre cariche pubbliche ha il dovere di utilizzarle per sostenere, non indebolire, la lotta contro la criminalità organizzata".

"La mafia non è un’invenzione, ma un nemico concreto e radicato, che va affrontato con coraggio e consapevolezza, senza mai sottovalutarne la pericolosità", conclude Traverso