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Accadde Oggi | 05 dicembre 2024, 07:23

5 DICEMBRE 1979. Il Parasio torna agli imperiesi: dal Genio Civile fondi per "restyling e allontanamento della malavita"

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5 DICEMBRE 1979. Il Parasio torna agli imperiesi: dal Genio Civile fondi per "restyling e allontanamento della malavita"

"Il più antico e suggestivo rione imperiese, il Parasio, sarà restaurato e il suo vecchio cuore pulsante, diventato negli ultimi anni ritrovo di spacciatori, tossicomani, prostitute e balordi, tornerà a residenti e turisti. Le Logge di Santa Chiara riacquisteranno il ruolo di monumento nazionale". L'annuncio arriva dai vertici del Genio Civile.

Il progetto, finanziato nella sua parte iniziale dallo Stato per 75 milioni di lire grazie alla legge del 1968 sul "consolidamento e il restauro di immobili di interesse artistico", deve ora attendere l'ultimo step, l'ok della  Sovrintendenza ai monumenti per la Liguria, ente che fornirà anche la necessaria consulenza storico-architettonica ai lavori. "Entro Natale - fanno sapere dal Genio Civile di Imperia - si potrebbe già cominciare a fare qualcosa in concreto". Tutto, praticamente, è pronto. L'appalto è stato vinto dall'impresa Formento di Finale Ligure

Da alcuni giorni,  operai dell'Enel e della Sip sono impegnati a liberare le Logge dall'antiestetica e pericolosa matassa di fili e cavi volanti. Il Comune, attraverso il consigliere Osvaldo Contestabile, ha assicurato un suo intervento per dotare la zona, una volta restaurata, di un adeguato e funzionale sistema artistico di illuminazione. Le Logge di Santa Chiara furono costruite nel XVII secolo da Gregorio De Ferrari sulle vecchie mura portorine. Il nucleo originario, con il convento delle Clarisse, dove le suore di clausura sono tutt'ora presenti, risale invece al 1100

Negli ultimi tempi la zona delle Logge ha però cambiato frequentatori. Ci sono ancora turisti che non sanno dire di no alla tentazione del panorama, ma la maggior parte dei visitatori è portata lì dalla droga, che non ha risparmiato neppure i caruggi e le stradine in pietra e mattone che corrono intorno all'austero convento. Le poche suore del convento non si sono mai accorte di ciò che accade fuori: sotto le 15 arcate bivaccano gruppi di giovanissimi che consumano spinelli e altro di più pesante.  Fortunatamente ora il Genio Civile ha deciso di intervenire. Carpentieri e decoratori inizieranno a breve il restauro delle facciate, del porticato interno e del campanile, colpito tempo fa da un fulmine. Verranno riaperti anche i finestroni originari che erano stati chiusi per motivi di sicurezza. Anche la torre sarà ripulita. Tra un anno le Logge riacquisteranno così le linee e le architetture originali.

Giorgio Bracco

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