Guidalberto Bormolini presenta, domani mercoledì 4 dicembre, alle ore 18 nei locali della biblioteca del monastero di Santa Chiara, al Parasio il saggio “La vera ricchezza: la ricerca spirituale in un mondo troppo materiale”, edito dalle edizioni del Ponte alle Grazie.
L'incontro è organizzato in collaborazione tra il Circolo Parasio e le Sorelle Clarisse.
Guidalberto Bormolini, monaco e antropologo, sarà introdotto dal discografico e art director Stefano Senardi.
"L’umanità ha sete di Infinito, ma purtroppo cerca di saziare questa sete accumulando denaro e risorse economiche, oggetti, prodotti. Oggetti infiniti che non riescono a saziare quella fame e quella sete, anzi. La alimentano di un’insoddisfazione che crea un atteggiamento rapace verso gli altri e verso le risorse del Pianeta. La ricchezza visibile è una falsa ricchezza perché non nutre la felicità del cuore. E se fosse giunto il tempo di dare ascolto ai richiami dei sapienti appartenenti a tante filosofie e spiritualità?", si chiede Bormolini.
"Che questo tempo sia giunto è provato dal fatto che oggi la maggior parte degli studi sulla felicità condotti da economisti sembrano confermare le parole dei maestri spirituali di ogni tempo: accumulare beni materiali non garantisce la felicità mentre custodire e condividere ricchezze interiori riempie di senso e di bellezza la vita propria e delle comunità cui si appartiene".
Bormolini, Dopo un lungo apprendistato come operaio di una falegnameria artigiana, intraprende gli studi per imparare l’arte liutaria. In seguito si iscrive ai corsi di filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1998 consegue il titolo di baccellierato.
Prosegue gli studi e nel giugno del 2000 ottiene la licentia docendi in antropologia teologica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze. Attualmente è dottorando in teologia spirituale presso l’Ateneo S. Anselmo a Roma con una ricerca sulle visioni dell’aldilà nel monachesimo celtico.