La LAV, Lega Anti Vivisezione, è ormai da due anni attiva sul territorio, lo scorso marzo ha ufficialmente riaperto anche la sede, una delle tre presenti in Liguria.
Un presidio nato dall’esigenza di salvaguardare gli animali selvatici e informare la cittadinanza su come convivere con essi. In particolare, i cinghiali, animali ormai “metropolitani” che anche a Imperia popolano campagne e greti dei fiumi: “La caccia non costituisce una soluzione al problema, ma anzi lo peggiora -spiega Simona Bonino, referente della Lav Imperia-. La matriarca è l’unica che si riproduce, ma essendo quella che più si espone è anche la prima ad essere uccisa. Le altre femmine iniziano a produrre progesterone e creano così nuovi nuclei familiari. Si devono recintare i terreni accuratamente e in città sostituire i mastelli con le isole ecologiche".
I volontari si occupano di sensibilizzare la cittadinanza con incontri con esperti e stand informativi durante mercati ed eventi, anche nei comuni limitrofi. L’ultima iniziativa, in vista delle festività natalizie, è la campagna contro i botti, una raccolta firme per introdurre una legge nazionale che ne vieti il possesso e l’uso: “Cercheremo di parlare anche con l’Amministrazione di Imperia, per stilare un regolamento locale”.
Il lavoro sul territorio è capillare, grazie alla collaborazione con altre associazioni: “Ora stiamo partecipando al corso di primo soccorso proposto dalle ambulanze veterinarie, per portare questo prezioso servizio anche a Imperia e Diano Marina. Ma abbiamo intenzione anche di partecipare a quello di Enpa per il recupero degli animali selvatici”, dice Bonino. Ad oggi i volontari sono otto: “La nostra sede è sempre alla ricerca di volontari, ma anche di una sede fisica dove poterci riunire e organizzare attività. Abbiamo bisogno di nuove forze per portare avanti tutti i progetti".