Attualità - 01 dicembre 2024, 07:10

Appunti di storia. Le operazioni del SOE ad Imperia e provincia tra il 1943 e il 1945

A Oneglia e Porto Maurizio presenti centrali dell'organizzazione britannica

Delle attività del SOE (Special Operations Executive)in Albania parla mio padre, militare dell'Arma dei carabinieri, come ricordo ne "Il Tempo e la Memoria" e nella mia intervista  rilasciata nel 2009 a Dino Pesole di Radio 24 de Il Sole 24 Ore  per la rubrica "I Giorni e la Memoria". 

Nella circostanza mio padre forniva i particolari di un'azione guidata da un ufficiale britannico del SOE alla testa di un gruppo partigiano albanese e di un nutrito numero di militari italiani, tra cui lo stesso mio padre, contro gli occupanti tedeschi fuori Tirana

Nello scontro a fuoco l'ufficiale perdeva la vita, mentre mio padre ed altri militari di ponevano in salvo per un certo periodo prima di cadere in mano germanica tramite i nazionalisti albanesi filonazisti.

Alla presenza, invece, di quell'organizzazione segreta britannica e delle relative iniziative durante la Seconda Guerra Mondiale in provincia di Imperia, in particolare nel capoluogo, e da Albenga a Ventimiglia, faceva cenno anche  un mio zio, ex sottufficiale di Marina, che, dopo gli eventi del 1943 e dei conseguenti rivolgimenti e sbandamenti, era rimasto in zona. 

La base più vicina del SOE al suolo italiano era, in realtà, in Corsica (e più precisamente da Bastia) ed era attiva fin dai primi mesi del 1943,  di là tirando le fila delle operazioni sul sud della Francia, sulla costa ligure e toscana e aree limitrofe. 

La missione del maggiore Croft non era tuttavia unica, perché un' analoga rete segreta americana si muoveva dalla Corsica in direzione Liguria e sud della Francia. Di agenti inglesi e americani, se pur non sempre collegati, nella resistenza locale si ha notizia, tramite molte fonti e non solo quelle dei miei famigliari. 

Ad Oneglia e a Porto Maurizio  ma anche a Sanremo, sembra ci fossero centrali diverse di tali strutture e sigle e dell'argomento mi sono occupato in precedenti occasioni.

 La rete di intelligence alleata non sempre comprendeva gli elementi francesi gollisti, che perseguivano a iniziative spesso più  annessionistiche e di propaganda che operative in senso antinazista. 

Abbiamo detto che sul terreno non mancavano i servizi segreti russi sia a fini ideologici che di controllo delle azioni alleate in vista dell' inevitabile rottura del fronte anti hitleriani alla fine del conflitto. 

Di tali manovre, cessato l'impegno diretto del SOE e degli analoghi agenti americani impegnati soprattutto a fianco dei gruppi partigiani filo occidentali mi parlò mio padre in diverse occasioni, riferendosi agli sviluppi nel primo dopo guerra e anni successivi. 

Tornando al periodo bellico, giova ricordare infine le azioni di sabotaggio e le manovre degli infiltrati nelle bande nere e in certi settori delle forze nascoste,  al fine di piazzare pedine favorevoli alle operazioni anglo americane e alla intelligenza di luoghi e persone in un contesto in.evoluzione.  

Alassio, Sanremo e Imperia erano zone di avanguardia nella rete alleata di contrasto nei confronti dell'organizzazione nazista e repubblichina fino al basso Piemonte. Grazie alla collaborazione di pescatori corsi persone impegnate nel settore ittico ad Oneglia erano state reclutate dagli anglo americani addirittura fin dal 1940.

Pierluigi Casalino