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Politica | 29 novembre 2024, 12:27

Consiglio comunale a Imperia, Sardi in aula con giacca arlecchino e maglietta sul G8 di Genova

La 'protesta' del capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra contro il nuovo regolamento sul 'dress code'

Consiglio comunale a Imperia, Sardi in aula con giacca arlecchino e maglietta sul G8 di Genova

Giacca arlecchino, maglietta sul G8 di Genova e un bicchiere di popcorn. Una 'protesta' del capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Lucio Sardi, contro le nuove disposizioni inserite nel regolamento del consiglio comunale che richiedono giacca e cravatta per tutti i consiglieri. “Questa maggioranza ritiene che l’abbigliamento sia un modo per rendere dignitoso il consiglio comunale, ma poi non è in grado di reggere un sereno confronto democratico”, motiva Lucio Sardi.

Pur rispettando il regolamento, ho deciso di indossare qualcosa che richiamasse a una triste pagina che ha coinvolto il nostro paese, di cui qualcuno forse avrebbe dovuto chiedere scusa e non lo ha mai fatto”. 

Sotto una giacca dai colori sgargianti Sardi ha aggiunto un dettaglio, una maglietta con la locandina del film “Diaz. Don't Clean Up This Blood”, documentario del 2012, diretto da Daniele Vicari, incentrato sulle violenze avvenute durante il G8 nella scuola genovese, con allora Ministro dell’Interno Claudio Scajola.

Anche ieri sera si parlava di scuola”, sottolinea Sardi. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, la mozione, sul Liceo Classico, presentata dalla consigliera del gruppo Misto Laura Amoretti. La pratica, respinta dalla maggioranza, voleva “valutare le migliori destinazioni possibili degli spazi del complesso di piazza Ulisse Calvi”, dando voce agli studenti, contrari a lasciare la sede in via Terre Bianche. “Rimane lo spirito di una cultura politica che guarda i giovani come soggetti che devono subire le decisioni di chi è al potere”, spiega Sardi

Infine, un bicchiere di popcorn, rimasto intonso, in bella vista sul banco: “Durante la discussione sul nuovo regolamento avevo proposto un emendamento, bocciato, che prevedeva che allo scranno non si potesse mangiare. Purtroppo, anche il sindaco spesso viene inquadrato mentre si ciba seduto al suo posto. Ritengo sia poco elegante e rispettoso, ma evidentemente per questa maggioranza è comunque decoroso”.

Sara Balestra

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