Le commissioni di valutazione per l'esame e l'erogazione delle pensioni sono in alto mare e con gravi carenze d'organico: in provincia sono oltre 7 mila le domande giacenti, 300 sono invece in fase istruttoria.
Il tempo medio d'attesa tra domanda e visita varia tra un anno e mezzo e due. Polemici i sindacati Pensioni, le indennità per gli invalidi sono in forte arretrato. "Ci vorranno anni per smaltire il lavoro arretrato", tuonano sindacati e unioni consumatori. Usl e Prefettura non riescono, con gli organici attuali e le tante incombenze sulle spalle, ad accorciare i tempi.
Attualmente sono oltre 7 le domande sul tavolo dell'Ufficio invalidi della prefettura, lì dove si stabiliscono le categorie di reddito per ciascun utente (all'Unità sanitaria locale, invece, si effettuano le visite mediche). Soltanto per trecento di esse, è stato avviato l'iter burocratico. Il viaggio tra carte bollate e documenti si preannuncia lungo e travagliato. Le richieste per ottenere l'indennità di accompagnamento sono circa 220: venticinque sono state presentate da persone colpite da handicap, quattro riguardano minori.
Le cause del ritardo, divenuto ormai cronico, sono sempre le stesse: carenza d'organico, inadeguatezza dei servizi e macchinosità dell'apparato. A questi inconvenienti s'è aggiunto un ulteriore problema, un conflitto di competenze che ha allungato a dismisura i tempi. Un anno fa, il compito era di stretta pertinenza del ministero del Tesoro. Poi, d'improvviso, il cambio di rotta: dal 20 ottobre scorso, delle pensioni d'invalidità è tornata ad occuparsi l'Usl.