L' intenzione della congregazione religiosa risale, in realtà, già al 2014, ma la decisione non fu presa su pressione dei fedeli e di fronte alla generale levata di scudi della pubblica opinione locale che vedeva nella circostanza la fine di un pezzo di storia non solo di Porto Maurizio, ma dell'intera comunità imperiese.
Ora, purtroppo, quella scelta sembra ormai irrevocabile. Si tratta della partenza dei frati francescani dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli di piazza Roma.
Una partenza che addolora, soprattutto perché il patrono di Imperia è proprio quel San Leonardo, frate minore francescano riformato, che da Porto Maurizio mosse alla volta di Roma ed arricchì la cristianità della sua spiritualità e del suo fervore, oltreché propagatore della pia pratica della Via Crucis.
Nonostante la raccolta di firme in corso per rinviare ancora la partenza a motivo del notevole e secolare contributo sociale e religioso che i frati continuano a fornire a Imperia e dintorni, questa volta, nulla, salvo un miracolo legato ad augurabili interventi ad alto livello politici ed ecclesiastici, può far revocare il provvedimento assunto dai superiori al riguardo.
Sta di fatto che i frati di piazza Roma hanno nel tempo rappresentato anche un messaggio di pace, di libertà, di speranza e di solidarietà di fronte alle ondate temporali di diverso segno, anche rivoluzionarie, che si sono abbattute sulla zona.
Spiace infine che un capoluogo di provincia sia privato di un'istituzione così benemerita e parte integrante del costume e delle tradizioni di un centro che festeggia ogni anno le memorie di un suo figlio importante come è San Leonardo.
La speranza, se pur tenue, è che non si ripeta a Porto Maurizio l'altrettanto dolorosa perdita avvenuta con la partenza dei frati minimi di Oneglia qualche anno fa. La petizione volta alla conservazione di questo patrimonio di umanità e di valori scopre quei sentimenti di apertura che spesso gli imperiesi non lasciano intravedere, ma che l'esperienza dei frati di piazza Roma ha contribuito ad arricchire.