Il Primo Nobel è forse il riconoscimento più famoso e prestigioso al mondo, ma conosciamo la storia di questo premio e le bizzarre circostanze che portarono alla sua fondazione?
Alfred Nobel era un chimico e industriale svedese, noto per aver inventato la dinamite e altri tipi di esplosivo, che verranno impiegati in campo bellico. Queste sue scoperte lo portarono a inimicarsi l’opinione pubblica e fu così che nel 1888, quando morì il fratello Ludwig, un giornale francese scambiò le identità dei due fratelli e pubblicò un necrologio per Alfred tutt’altro che lusinghiero:
«Il mercante di morte è morto! Il dottor Alfred Nobel, che fece fortuna trovando il modo di uccidere più persone possibili, più rapidamente di quanto non si sia mai fatto prima, è morto ieri»
Nobel ebbe così la rara possibilità di leggere il suo necrologio ante mortem e ne rimase profondamente turbato e da quel momento si impegnò per essere ricordato dai posteri non più come uno spietato industriale, ma come un generoso filantropo. Queste volontà furono sottolineate anche nel suo testamento, nel quale elencava i beni che avrebbe lasciato alla sua famiglia e incaricava un suo fedele collaboratore di dare seguito al suo progetto: investire il resto del suo patrimonio e donare gli interessi sotto forma di premi a “coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità” per le loro ricerche, scoperte e invenzioni, per le opere letterarie, per l’impegno in favore della pace mondiale. Da allora, questo prestigioso riconoscimento è diventato simbolo di eccellenza mondiale.
L’Italia vanta diversi premi Nobel che hanno illuminato il mondo con la loro genialità, dando lustro alle loro città d’origine e all’Italia intera.
Torino e la scienza della vita: due premi Nobel italiani per la medicina
La prima capitale d’Italia ha dato i natali a due grandi pionieri della medicina e della biologia: Rita Levi-Montalcini e Salvatore Luria.
Nata il 22 aprile 1909, Rita Levi-Montalcini ha rivoluzionato la neurobiologia scoprendo il fattore di crescita nervoso (NGF), una proteina essenziale per la crescita e il mantenimento delle cellule nervose. Il suo impegno nella ricerca scientifica e nella promozione delle carriere STEM per le donne è stato riconosciuto nel 1986 con il premio Nobel per la medicina, che ha condiviso con il collega Stanley Cohen.
Anche Salvatore Edoardo Luria, nato a Torino il 13 agosto 1912, ha segnato una svolta importante nel campo della biologia: dopo il suo trasferimento negli Stati Uniti, ha sviluppato ricerche sui virus batterici, scoprendo i meccanismi di mutazione nei batteri. Il premio Nobel per la medicina, conferitogli nel 1969 insieme a Max Delbrück e Alfred Hershey, ha coronato una carriera dedicata alla genetica e alla biologia molecolare, aprendo nuove frontiere nella comprensione della vita.
Entrambi, nati nella stessa città e con un percorso di eccezionale dedizione, hanno contribuito profondamente al progresso scientifico, confermando Torino come culla di grandi talenti italiani nella scienza della vita.
Genova tra poesia e scienza
Genova è la città natale di due grandi premi Nobel italiani: Eugenio Montale e Riccardo Giacconi, che hanno segnato il panorama culturale e scientifico con i loro contributi straordinari.
Eugenio Montale, nato il 12 ottobre 1896, ha espresso nella sua poesia una profonda riflessione sull’esistenza, con opere come Ossi di seppia e Le occasioni, che hanno dato voce alle inquietudini e ai dilemmi del Novecento. Montale, celebrato come uno dei massimi esponenti della poesia moderna, ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1975.
A Genova nacque anche Riccardo Giacconi, il 6 ottobre 1931, il cui lavoro ha rivoluzionato l’astrofisica attraverso lo studio dei raggi X cosmici. Le sue ricerche hanno svelato aspetti sconosciuti dell’universo, permettendo l’osservazione di buchi neri e galassie attive. Per il suo straordinario contributo, Giacconi fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 2002, segnando un traguardo fondamentale nella conoscenza scientifica.
Genova, con le sue bellezze e complessità, ha così ispirato e formato due figure d’eccellenza che, nei campi della letteratura e della scienza, hanno lasciato un’impronta indelebile.
Imperia e la scienza dei polimeri di Giulio Natta
Targa commemorativa di Giulio Natta a Sanremo
Imperia è la città natale di Giulio Natta, nato il 26 febbraio 1903, chimico e ingegnere che ha rivoluzionato l’industria dei polimeri. Grazie ai suoi studi sulla polimerizzazione, Natta riuscì a sviluppare il polipropilene, un materiale plastico con ampie applicazioni industriali. Nel 1963, il suo contributo alla chimica gli valse il premio Nobel, condiviso con Karl Ziegler. Le sue ricerche continuano a essere fondamentali nella produzione di materiali sintetici.
Sangiano (Varese) e il teatro di Dario Fo
Dario Fo, nato il 24 marzo 1926 a Sangiano, in provincia di Varese, ha saputo portare il teatro italiano alla ribalta internazionale con la sua satira e il suo stile irriverente. Drammaturgo, attore e regista, Fo ha usato l’umorismo per criticare la società e il potere, conquistando il pubblico con opere come Mistero Buffo. Nel 1997, ricevette il premio Nobel per la letteratura, onorato come “giullare” moderno e come maestro nel rendere l’arte accessibile al popolo.
L’Italia dei Nobel: città di talento e ispirazione
Questi premi Nobel italiani, originari di città diverse, hanno dato lustro all’Italia nel mondo, dimostrando come talento, creatività e dedizione possano trasformare la vita di una Nazione e arricchire l’umanità intera.
E noi siamo orgogliosi di essere presenti, con il nostro gruppo editoriale, nelle città che hanno dato i natali a questi grandi premi Nobel italiani – Torino, Genova, Varese e Imperia – continuando a raccontare storie di eccellenza che ispirano il nostro Paese.