Attualità - 14 novembre 2024, 12:32

Meno sete, più servizi nel Dianese con il potenziamento della rete idrica grazie ai fondi provinciali

Concluso un intervento che ha riguardato la rete idrica nei comuni di Diano San Pietro e Diano Arentino per un importo di 150.000 euro

Con uno stanziamento di 150 mila euro la Provincia di Imperia ha completato un intervento relativo al potenziamento della rete idrica che ha interessato i comuni di Diano San Pietro e Diano Arentino. Un impegno deciso per affrontare al meglio l’emergenza idrica che ha interessato la zona durante la stagione estiva. 

Il progetto, che rientra nel Piano “Riviera 24” di potenziamento delle infrastrutture idriche, è stato affidato alla gestione della società Rivieracqua, che ha curato sia l’esecuzione che la supervisione delle opere. 

Il decreto firmato dal commissario ad acta Claudio Scajola ha stabilito un piano d’intervento urgente, mirato a risolvere le problematiche legate alla rete idrica in entrambe le località del levante imperiese. I lavori hanno incluso una serie di operazioni complesse, tra cui movimentazione della terra, interventi idraulici e l’installazione di nuovi materiali per rafforzare le infrastrutture esistenti. 

Il valore complessivo del progetto è stato di 174.762 euro, una somma che è stata coperta parzialmente da fondi provinciali, poiché inizialmente il progetto non aveva ricevuto finanziamenti a livello nazionale. 

La necessità di questo intervento si è fatta urgente a causa dei frequenti disagi che la rete idrica locale stava causando ai residenti, con interruzioni e scarsa qualità del servizio. 

La Provincia di Imperia ha quindi deciso di stanziare risorse proprie per risolvere rapidamente la situazione, assicurando un miglioramento sostanziale nella gestione delle risorse idriche. 

L’intervento di Diano San Pietro e Diano Arentino rientra all’interno di una serie di iniziative strategiche messe in campo da Rivieracqua per migliorare la rete idrica della provincia. 

Il piano si propone di potenziare l’efficienza e la capacità di distribuzione dell’acqua in tutta la regione, attraverso una serie di lavori di manutenzione e potenziamento delle infrastrutture esistenti, spesso obsolete e non più adeguate alle necessità moderne.