La "questione del casello" arriva in consiglio comunale, con un'interrogazione del consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco.
Dopo l'apertura di un fascicolo da parte della procura, anche l'Amministrazione comunale dovrà dare chiarimenti in merito alla vicenda che ha coinvolto Giovanni Dominici e la sua famiglia. Ossia gli occupanti dell'ex casello ferroviario sul lungomare Vespucci, che negli scorsi giorni si sono ritrovati a pochi metri da casa, senza preavviso, le ruspe della ditta Manelli (incaricata dei lavori di realizzazione della pista ciclabile) pronte a demolire il muro di cinta che separa l'edificio dall'ex sedime ferroviario.
In particolare, il consigliere dem chiede all'Amministrazione: "la data di consegna delle aree ex linea ferroviaria, alla ditta appaltatrice ed esecutrice dei lavori della pista ciclopedonale compresa tra l’ex casello Fs ubicato in lungomare Vespucci zona McDonald’s all’ex casello Fs ubicato in località Prino" e di "acquisire copia del verbale di consegna delle suddette aree alla ditta appaltatrice".
Dominici, tutelato dal consulente, il commercialista Giustino Languasco e dall'avvocato Sandro Lombardi, sostiene di essere regolare affittuario del casello, forte di un contratto in scadenza a dicembre 2028. Il Comune, invece, ritiene che la famiglia starebbe occupando abusivamente la struttura. Il consigliere Bracco, dunque, chiede all'Amministrazione se: "risulti dagli atti comunali che sia di proprietà del Comune di Imperia" e se "esistono atti predisposti dal Comune che intimino agli attuali affittuari di lasciare il manufatto e le relative pertinenze".