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Attualità | 13 novembre 2024, 16:08

Record di fondi per la Valle Arroscia, un milione e 700 mila euro a Rezzo

Diversi gli interventi a Cenova dopo i danni causati dall'alluvio degli anni 2019 e 2020

Record di fondi per la Valle Arroscia, un milione e 700 mila euro a Rezzo

Oltre un milione e 700 mila euro. Se non è un record per l’entroterra poco ci manca. Ma a Rezzo, alta Valle Arroscia, il sindaco Renato Adorno può vantare una serie di interventi che sicuramente non sono facili da rintracciare in quel territorio lontano dalla costa. 

D’altronde soprattutto la frazione di Cenova ha sofferto non poco i danni causati dall’alluvione degli anni 2019 e 2020. “Avevamo l’assoluta necessità di riparare la strada e la piazza di Cenova – spiega il sindaco – Grazie ai contributi della Regione Liguria e del ministero nel contesto della Rigenerazione Urbana abbiamo potuto disporre di 350 mila euro con cui sono stati restaurati la piazza e via Buenos Aires rimettendo in attività tutti i sottoservizi, dalle condotte fognarie, alle reti elettriche”. Ma non è stato l’unico intervento nella frazione martoriata due anni fa dalla violenza dell’acqua. “Ci siamo preoccupati di altri elementi importanti di Cenova, il centro abitato più colpito in quei drammatici frangenti – racconta Adorno - e abbiamo sostenuto una spesa di 220 mila euro per il restauro della piazza antistante l’Oratorio grazie a contributi della Regione Liguria e in parte anche dell’amministrazione comunale mentre a breve interverremo anche sull’Oratorio impegnando 100 mila euro erogati dalla Protezione Civile e sostenuti pure dai fondi alluvionali”. 

Ma il sindaco ricorda anche i recenti lavori nel capoluogo. “Abbiamo dovuto sistemare il collegamento viabile tra la strada provinciale con il cimitero – sottolinea – Con le erogazioni nell’ambito dei Fondi alluvionali e del ministero degli Interni è stato possibile spendere 800 mila euro per risolvere questo problema che rendeva problematico l’accesso al camposanto”. Non è mancata l’altra frazione del paese a essere oggetto delle cure necessarie. “Ci siamo interessati per la piazza di Lavina – precisa il sindaco Il lato grottesco è quello di essere ancora senza un nome ma ci stiamo attivando per intitolarla nel modo appropriato e, comunque, impegneremo almeno 100 mila euro a carico del bilancio comunale per darle un aspetto dignitoso”. 

Se queste opere a vario titolo sono tutte collegate agli eventi meteorologici di due anni fa, l’amministrazione comunale ha attivato le infrastrutture per la raccolta differenziata. “Grazie ai fondi nell’ambito del Pnrr – spiega ancora Adorno impegnando 200 mila euro oltre all’iva a carico comunale: ogni gruppo familiare è dotato di una scheda personale che permette l’accesso alle isole ecologiche intelligenti mimetizzate da casette di legno in un tipico stile montano tale da non deturpare l’aspetto del paese”.

Ino Gazo

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