Cronaca - 04 novembre 2024, 07:25

Porto di Imperia, un nuovo capitolo sul mancato rimborso di un maxi finanziamento Bnl

Il mutuo era garantito da un’ipoteca sui beni del porto, che Acquamare si era impegnata a realizzare

Un nuovo capitolo è stato scritto nella complessa vicenda giudiziaria legata al fallimento della Porto di Imperia Spa e al mancato rimborso di un finanziamento di 27 milioni di euro concesso da Banca Nazionale del Lavoro (BNL) alla società Acquamare per la costruzione del porto turistico di Imperia. 

Il mutuo era garantito da un’ipoteca sui beni del porto, che Acquamare si era impegnata a realizzare, e BNL aveva chiesto il riconoscimento del proprio diritto di garanzia sul ricavato della vendita dei beni ipotecati.

Tuttavia, il giudice delegato ha respinto la richiesta, dichiarando l’invalidità della garanzia e del titolo. Successivamente, Mb Finance Srl, subentrata come concessionaria del credito di BNL, ha presentato ricorso, respinto dal Tribunale di Imperia e infine dalla Cassazione. 

Quest'ultima ha stabilito che i creditori ipotecari su beni inclusi in un fallimento, ma concessi a garanzia di crediti verso terzi, non possono avvalersi del procedimento di verifica del passivo del fallito. 

Possono, però, partecipare al procedimento fallimentare per richiedere la distribuzione delle somme ricavate dalla liquidazione dei beni ipotecati o pignorati in loro favore.

Il progetto del porto, costato oltre 140 milioni di euro e avviato con finanziamenti da vari istituti bancari, è stato bloccato nel 2013.