Il 17 marzo di ogni anno si celebra la festa dell'Unità d'Italia e si ricordano gli episodi e le figure che hanno scritto la storia del Risorgimento e la nascita dello Stato Italiano nel 1860.
Anche Imperia, dal canto suo, è ricca di riferimenti a quella fase delle vicende nazionali. Aldilà delle memorie relative ai personaggi e agli eventi di maggior rilievo di quel periodo storico, e comunque presenti in tutta la città in gran numero, ce ne sono altre meno note, ma pur sempre importanti, che suscitano in ogni caso una particolare emozione.
L'intitolazione di una piccola via della frazione Castelvecchio all'artista ebreo ligure, Alberto Issel, che illustrò in modo significativo scene e soggetti che hanno segnato appunto l'epopea risorgimentale, immortalando le gesta militari e garibaldine, lascia una traccia significativa nella toponomastica imperiese: una traccia peraltro che non è sempre nota a coloro che vivono in questa città e a quelli che la visitano, anche solo per breve periodo.
Ad Issel è dedicata l'arteria che muove da via IV novembre e conduce all'Argine sinistro del Torrente Impero: un' arteria, a dire il vero, che non versa certo in condizioni ottimali e degne del ricordo di una figura così speciale del nostro Risorgimento.
Il caso di via Issel non è tuttavia isolato e la questione purtroppo non riguarda solo Imperia, ma rappresenta un pessimo costume nazionale. La giusta considerazione del patrimonio ideale, culturale e storico di Imperia passa quindi attraverso una nuova presa di coscienza del valore di ciò che è sotto i nostri occhi, circostanza quest'ultima che non sembra trovare ancora il giusto risalto, se non in termini occasionali e non di rado superficiali.
Una maggiore attenzione va dunque prestata a questa realtà irripetibile, ma un po' dimenticata, per non dare di Imperia un'immagine provinciale e refrattaria che non merita e non all'altezza del suo passato di protagonista di un percorso secolare di alto profilo e di incontro di grandi e diverse civiltà.