Nuovo capitolo stamattina in Tribunale a Imperia della guerra tra operatori dei cantieri navali del porto turistico del capoluogo. Il Tribunale in composizione collegiale presieduto da Carlo Alberto Indellicati (pubblico ministero Veronica Meglio) ha proseguito l'audizione di uno degli imputati, Michele Ottavio Lugaresi.
Lugaresi difeso dagli avvocati Renato Giannelli e Davide Carpano insieme a Giancarlo Dolla (avvocato Fabio di Salvo ) è accusato di turbativa d'asta: i fatti risalgono all’agosto del 2020, quando la Go Imperia aveva indetto un’indagine di mercato per l’affidamento del servizio del travel lift (la gru per il varo e l’alaggio delle imbarcazioni)invitando il Copi (Consorzio Operatori Porto di Imperia) e i suoi sette consorziati.
Il servizio era stato affidato a un’associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalla Imperia Yacht Service e dalla Gente di Mare, società consorziate del Copi in capo a Dolla e Lugaresi. L’ affidamento è stato oggetto di ricorso al Tar da parte del Copi, che ne ha ottenuto l’annullamento in quanto “la condotta di Imperia Yacht Service e di Gente di Mare è stata connotata da slealtà e scorrettezza”.
Durante l'audizione è emerso in superficie il clima di veleni all'interno del Copi. Lugaresi ha spiegato al Collegio: "Non volevo fare presidente di Copi. Mi andava bene Giancaspro purché si fossero seguite le regole. Siccome avevo fatto contestazioni molto serrate a fronte di leggi non rispettate. Volevo che i colleghi soci si prendessero le loro responsabilità a fronte delle mie denunce di irregolarità da parte di Giancaspro riguardanti sicurezza sul lavoro e in materi edilizia". " E per quale motivo non ha fatto denuncia alle autorità?" , ha chiesto il presidente Indellicati. "Perchè -la risposta dell'imputato - ci sarei andato di mezzo anche io"
Secondo l’accusa gli imprenditori Dolla e Lugaresi avrebbero costituito l’associazione temporanea di imprese e avrebbero presentato alla Go Imperia un’offerta più vantaggiosa di quella del Copi, aggiudicandosi il servizio, perché già a conoscenza dell’importo offerto dal Copi stesso. Per quanto riguarda Mangia, come membro della commissione giudicatrice, e Caprile, responsabile del procedimento, secondo l’accusa non avrebbero escluso dalla gara d’appalto l’associazione temporanea di imprese. Il Copi si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Alessandro Gallese.
In precedenza sono stati assolti l’avvocato Marco Mangia (ex presidente della Go Imperia) e Alberto Caprile (direttore generale della Go Imperia), accusati di abuso di ufficio, perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Il reato, infatti, è stato abrogato con l’entrata in vigore negli scorsi mesi della “riforma Nordio”.
Mangia e Caprile saranno sentiti come testimoni nella prossima udienza fissata per il 28 novembre.