Meteo - 28 ottobre 2024, 07:08

Un occhio al cielo. Dopo giorni drammatici (graziato l'Imperiese) torna l'anticiclone

"Siamo costretti ad aggrapparci al 'Gobbo' che non è la cura ma la malattia", spiega il nostro esperto Stefano Sciandra

Si chiude una lunga fase di maltempo estremo che ha tenuto sotto scacco la Liguria per quattro giorni. 

Se all' Imperiese, fortunatamente, ancora una volta, è andata bene con piogge importanti nel fine settimana, ma senza risvolti drammatici, purtroppo è andata diversamente laddove era comunque stata ipotizzata l'area a maggior rischio, avevamo suggerito già  mercoledì un'allerta rossa in sede previsionale pur nel caos modellistico  ovvero tra Savonese e Genovesato occidentale con disastri e, purtroppo anche una persona dispersa. 

Vediamo di inquadrare ora l'evoluzione nei prossimi giorni che sembra piuttosto delineata e duratura. Nessun scenario artico, come qua e là era spuntato nel mondo web, bensì il ritorno del solito noto: "L'anticiclone africano". 

Il colmo è che in questo momento siamo costretti ad aggrapparci al Gobbo, come in una sorta di dipendenza totale. Il mostro anticiclonico andrà a mettere lo stop agli ingressi perturbati, o meglio alluvionali, inglobando in blocco l'Europa. 

(Europa sgombra da precipitazioni (modello americano GFS) sul lungo termine  -3 novembre)

Il Gobbo riporterà condizioni di stabilità sull'intero Stivale, ma non bisogna perdere contatto con la realtà. Come sin dall' estate scorsa ho sistematicamente ricordato tutto ciò che accade è riconducibile al Signore di Algeri. 

Con il mare nostrum che ha raggiunto i 30° dopo 50 giorni di caldo assurdo era fisiologico andare incontro a un autunno disastroso al primo afflusso perturbato proveniente dall'Atlantico. 

Adesso la solita imponente struttura africana andrà a distendersi azzerando le precipitazioni (per fortuna) ma portando nebbie, contesto mite, e impedendo il normale decorso dell'autunno, ormai al giro di boa, verso l'inverno. 

Insomma, almeno per ora si va a instaurare il solito autunno perenne, che continua a bloccare un certo calo termico, laddove necessario, ovvero sulle Alpi, senza farsi ingannare dalle solite inversioni termiche specie mattutine, tenendo lontane le classiche e antiche nevicate attorno a Ognissanti. 

Si tratta di un cambio di scenario netto per cui potrebbe essere abbastanza duraturo, ma in ogni caso ci riaggiorneremo,  perché ultimamente le sorprese si materializzano nell'ambito di una modellistica dove spesso bisogna affidarsi più alle sensazioni che alle carte dei centri di calcolo

(Anticiclone in gran forma  - modello americano GFS - a Ognissanti) 

Stefano Sciandra