Sanità - 25 ottobre 2024, 07:26

"Ottobre rosa" dedicato alla prevenzione, Battaglia (Lilt): “Una donna ogni nove ha incontrato nella sua vita un cancro alla mammella"

"Fondamentale condurre uno stile di vita sano e gli esami per riconoscere il tumore in una fase precoce", sottolinea il direttore della Brest Unit di Asl1

Claudio Battaglia, presidente della LILT e direttore della Breast Unit di Asl1

Una donna ogni nove ha incontrato nella sua vita un cancro alla mammella. Nella nostra provincia i nuovi casi sono 220 all’anno”, spiega Claudio Battaglia, presidente provinciale della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e direttore della Brest Unit di Asl1.

La prevenzione è la prima arma che possediamo per difendere la nostra salute. Ottobre, il “mese rosa” è stato dedicato a quella del tumore al seno. Asl1 e Lilt hanno promosso su tutto il territorio iniziative come visite, convegni e manifestazioni per sensibilizzare sempre più donne su un tema così delicato.

La Lilt, associazione di volontariato, lavora sulla prevenzione, primaria e secondaria, in modo capillare su tutto il territorio -sottolinea Battaglia-. Per quanto riguarda il tumore al seno la prevenzione primaria è la più importante, ossia condurre uno stile di vita sano, fare attività sportiva e seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura”.

“La prevenzione secondaria consiste negli esami che abbiamo a disposizione per riconoscere il tumore in una fase precoce -prosegue il medico- la mammografia è l’unico esame che ci consente di vedere il tumore in una fase in cui possiamo curarlo e guarirlo”.

Alla Lilt si eseguono anche mammografie, ecografie e visite senologiche. Gli esami sono gratuiti, è solo richiesta la tessera annuale dal costo di 15 euro. “La mammografia è da eseguire dai 40 anni con cadenza annuale, se c’è famigliarità consiglio di iniziare a 35 anni - ricorda Battaglia-. Per esaminare un seno giovane, invece, si associa l’ecografia. Dopo i 50 anni l’Asl1 invita le donne a eseguire, ogni due anni, lo screening mammografico, ma anche dopo i 75, nonostante non arrivi più la lettera, si deve continuare a sottoporsi all’esame”.