Un mese fa il raduno delle Vele d’Epoca che hanno affascinato e regalato emozioni anche per il pubblico che non mastica di vela. Ora Imperia si prepara ad ospitare due eventi di alto livello agonistico.
Sotto la regia dello Yacht Club Imperia dal 28 ottobre al 2 novembre nelle acque del capoluogo si terranno la quarta tappa dell'Italian Grand Prix e le finali del 2024 European Grand Prix. Almeno una trentina i Dragoni pronti a a sfidarsi nel campo di regata imperiese. Tra i protagonisti della regata sono iscritti Wolfgang Waschkuhn (1Quick1), Jan Secher (Miss Behavior) e Andy Beadsworth su Provezza Dragon.
Tecnica, fisicità, attenzione al dettaglio, meticolosità. È quanto si vedrà in mare con bravi velisti che gestiranno contemporaneamente una dozzina di manovre e regolazioni, continuamente modificabili in base alle mutate condizioni di vento e di onda. I dragoni costruiti dopo il 2009 possono anche permettersi di scuffiare senza temere di affondare, grazie a una riserva di galleggiamento pari a 2100 litri che ne garantisce l’insommergibilità. La barca è facilmente carrellabile e la sua larghezza, inferiore a 2 metri, rientra nel limite massimo dei 2,50 metri per poterla movimentare su strada (il peso è di 1.700 chilogrammi e il pescaggio di 1,20 metri).
Oggi il dragone incarna tutte le qualità che hanno reso il day-racing con barche a chiglia la forma preferita di regata di molti dei migliori timonieri provenienti dalle derive o dalla Coppa America. L’equipaggio di tre persone è un’unità fortemente coesa senza bisogno di imbarcare pesi massimi. La classe dragone rimane una delle poche classi ad alto livello competitivo dove le capacità regatistiche predominano sul peso dell’equipaggio e sulla prestanza fisica.