Purtroppo è una Diano Marina che non esiste più. Ma la storia e i ricordi rivivono grazie ai social e forse è questa una grande opportunità da sfruttare per mantenere in vita la memoria del passato.
Come quella del Club ’84, locale storico ai piedi di Capo Berta. Tantissimi artisti sono passati nella località balneare negli anni d’oro della Dolce Vita. Grazie ai social, spunta fuori ad esempio, una foto che ritrae un giovanissimo Lucio Battisti. Pure lui ha suonato al Club ’84, ma non era certo il solo. Ecco che la storia come nell’estate del 1964 approdò in Riviera per esibirsi anche il grande Luigi Tenco, un musicista che ha attraversato la scena della musica leggera italiana come una meteora.
Non basta? Anche Bruno Lauzi ha lasciato un bel ricordo dopo aver dedicato una canzone a Diano Marina o meglio, l’aveva dedicata a Paolo Conte che immaginava di vederlo suonare in qualche localino della Riviera per pagarsi le vacanze. Il brano è contenuto in un 33 giri pubblicato da Lauzi nel 1988 e che dire quando Giorgio Santiano, pianista e compositore inventò uno stile. Per i dianesi con i cappelli grigi basta ricordare che è stato l’indimenticabile autore di "Arrivederci a Diano Marina", una delle canzoni più in voga negli anni 60 nei centri della Riviera, una sorta di spot per l'immagine dianese oltreconfine. Santiano, che suonava pianoforte e chitarra, era approdato con il suo complessino musicale a Diano Marina intorno alla metà degli anni 50. Lo aveva assunto Michelina Arena del Bar Marabotto per lanciare il caffè concerto pomeridiano e serale. Tante canzoni, poi, sono nate sui gradini di un negozio di dischi in via Milano.