Le prossime bollette idriche a carico delle aziende della provincia di Imperia saranno più basse e in alcuni casi, grazie al conguaglio, si potrà andare anche a credito. Lo hanno stabilito Ato Idrico, Rivieracqua, Camera di Commercio, Unione industriali, Confartigianato, Confcommercio, Cna sottoscrivendo un accordo che è confluito in un decreto del commissario dell’Ato Claudio Scajola in vigore dal 24 settembre.
In base al protocollo “è stato possibile diminuire i costi dell'acqua alla luce di una rimodulazione dei volumi di consumo inizialmente previsti, che vanno, quindi, ad abbattere la spesa”, ha spiegato, Scajola.
“La rielaborazione delle precedenti tariffe relativamente alle categorie commerciali, artigianali e professionali è stata eseguita rianalizzando le 12 mila utenze per tre fasce di consumo”, ha specificato Angela Ferrari di Rivieracqua.
Le utenze industriali, artigianali e commerciali sono state ripartite in tre fasce di consumo: la prima fino a 700 metri cubi, la seconda da 700 a 5000 metri cubi e la terza oltre i 5000. Gli importi sono stati ridistribuiti considerando i tre livelli .
“L’impatto delle ‘bollette pazze’ per le attività commerciali, industriali e agricole era stato devastante - ha detto il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi - con ricadute catastrofiche delle nuove tariffe su chi utilizza l’acqua per lavorare, per svolgere la propria attività, con i calcoli portavano a un costo a livelli insostenibili. Con questo accordo si va a riequilibrare la situazione”.
“Le acque che non hanno avuto contaminazione – ha concluso Scajola - possono essere scaricate nei torrenti come quelle bianche. Interessa le attività della valle Impero, per esempio".