Attualità - 23 ottobre 2024, 15:29

Le tecniche di degustazione al centro della quarta lezione del corso sommelier ASPI

Dal calice alle bollicine per imparare a leggere il vino con occhio critico

La quarta lezione del corso ASPI a Imperia è stata interamente dedicata alle tecniche di degustazione, un argomento centrale per chi aspira a diventare sommelier. Stefano Semeria ha introdotto i partecipanti a un percorso di tre lezioni consecutive che approfondiranno l’analisi visiva, olfattiva e gustativa del vino.

Si è iniziato dal calice, il punto di partenza di ogni degustazione. Le condizioni ideali per degustare sono fondamentali per ottenere una valutazione precisa: la luce, l’ambiente e lo stato d’animo del degustatore devono essere in equilibrio. La degustazione, ha sottolineato, si basa sull'oggettività, non sulle preferenze soggettive di chi assapora il vino.
La fama della bottiglia o il prestigio del produttore possono facilmente influenzare il giudizio, soprattutto quando si affrontano molti assaggi di fila e la stanchezza inizia a farsi sentire. “Sappiamo riconoscere solo ciò che conosciamo”, ha sottolineato Stefano Semeria. 

L’analisi visiva del vino è stato il primo passo esplorato in profondità. Osservare un calice di vino può già svelare molte informazioni. Si è parlato di limpidezza, che indica la pulizia del vino, e trasparenza, che varia a seconda dell’età e della varietà. Anche il colore del vino ha il suo significato: da una tonalità gialla brillante per i bianchi a un rosso rubino intenso per i rossi più giovani. La consistenza del vino, osservabile dagli archetti o lacrime che si formano sulle pareti del calice, è un altro elemento essenziale per capire la sua struttura. Infine, per gli spumanti, l'effervescenza gioca un ruolo chiave: la qualità delle bollicine, la loro finezza e quantità possono rivelare molto sulla qualità del vino.
Semeria ha anche insistito sull'importanza di utilizzare terminologie tecniche precise, un linguaggio comune che permetta a ogni sommelier di comunicare chiaramente le proprie valutazioni. Descrivere un vino non è un semplice gioco di parole, ma richiede precisione e consapevolezza.

Il cammino verso la professione di sommelier si fa sempre più consapevole, e questa prima lezione sulle tecniche di degustazione ha dato un assaggio delle prossime sfide che attendono i corsisti.

Morgan Germinario