Politica - 19 ottobre 2024, 07:58

“No” al parco eolico e una possibile soluzione per la caserma sfrattata dei carabinieri di Dolcedo

L’impianto contestato e la sede dell’Arma nel paese della Val Prino sono stati dibattuti in consiglio comunale con diverse proposte alternative

Pale eoliche e caserma dei carabinieri, il consiglio comunale di Dolcedo si interroga su due argomenti “bollenti”. 

E’ stato il sindaco Giuseppe Rebuttato ad aver illustrato due temi che da diversi mesi tengono banco nel paese della Val Prino. “ Gli impianti eolici, per la collocazione proposta, specie di dimensioni considerevoli, non sono compatibili con il territorio individuato dal progetto – ha detto il sindaco – Le nostre zone sono caratterizzate da fragilità geomorfologica con presenza di zone carsiche, valori paesaggisti di particolare bellezza e tutelati da specifici decreti ministeriali, particolare valenza turistica legata anche all’escursionismo”.

Lo stesso sindaco ha sottolineato come “questa Amministrazione è favorevole allo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma che più si addicano alle specificità del territorio e, in particolare, che prendano in considerazione l’intero ciclo dell’acqua ovvero di impatto ambientale, visivo-paesaggistico e infrastrutturale più contenuto, quali il fotovoltaico, anche mediante il ricorso a comunità energetiche”. Per il sindaco di Dolcedo il progetto presentato del parco eolico in oggetto contiene diverse incongruenze ed appare ampiamente lacunoso nello studio di specifici aspetti dal tema della salute pubblica, all’analisi socio-economica, alla natura delle zone carsiche, alla presenza di falde acquifere e la presenza di zone percorse dal fuoco, di interferenza con le infrastrutture e logistica”. 

Relativamente alla caserma dei carabinieri ha spiegato che “nonostante l’avviso alla cittadinanza di agosto con la quale si invitavano tutti i cittadini proprietari di immobili siti sul territorio comunale a segnalare l’eventuale disponibilità a concedere in locazione gli stessi al Ministero dell’Interno per la nuova collocazione della caserma dei carabinieri entro e non oltre il 15 settembre, non è pervenuta all’ufficio tecnico comunale alcuna segnalazione. Per ciò che attiene, invece, alla disponibilità degli immobili di proprietà dell’Amministrazione comunale, è stata confermata la possibilità di utilizzare i locali attualmente ospitanti la scuola dell’infanzia sita in Piazza Don Minzoni una volta ultimati i lavori del nuovo edificio scolastico intercomunale e del trasferimento dell’attuale plesso scolastico in tale sede; l’utilizzo dell’immobile di proprietà comunale adiacente alla Chiesa di San Lorenzo;  l’impegno alla ricerca di un ulteriore immobile, anche privato, da adibire ad alloggio del comandante della stazione dei carabinieri”.