Passata la lunga fase di maltempo che ha interessato la Liguria, con danni importanti, nella prima fase nel Savonese, e nella seconda nel Levante con precipitazioni eccezionali soprattutto nella zona di Chiavari e Lavagna mentre l'imperiese, pur registrando piogge importanti, come da previsione, è rimasto maggiorenne al riparo, la preoccupazione si sposta al Meridione.
Andiamo con ordine. Il motore centrale di questa vasta depressione, che era ubicato sul Golfo del Leone, traslocherà verso sud est andando a portare fenomeni estremamente pericolosi al Sud dove praticamente non piove da tempo immemore e che nelle prossime 48 ore sarà sottoposto a un attacco violentissimo. Purtroppo la modellistica è tutta concorde contemplando eventi estremi, su Sicilia orientale in risalita alla Calabria jonica. L'auspicio è che non succeda nulla di irreparabile. Al momento in cui scrivo (serata di ieri) la Protezione Civile ha diramato sull'isola un'allerta arancione valida fino alle 24:00 odierne, ma a mio avviso la situazione potrebbe essere più grave.
Ora di pranzo di oggi. Il modello americano GFS inquadra un nuovo peggioramento su centro Levante Ligure
Tornando alle cose di casa nostra vediamo di inquadrare l'evoluzione nel breve e medio termine ma osservando, gioco forza, la situazione sullo stivale perché le condizioni che poi si verificheranno sulla Liguria dipendono da fattori che coinvolgono l'intero Stivale. Per la nostra provincia avremo sicuramente un miglioramento. Non aspettiamoci comunque giornate spaziali, perché qualche disturbo aleggia sempre, e i cieli non è che saranno sgombri dalle nuvole. Tra l'altro parliamo dell'Imperiese (sempre maggiormente al riparo) perché sul resto della regione, e sempre a Levante, anche oggi si affacceranno delle piogge e potranno avere anche carattere moderato.
Francamente, su Centro Levante, avrei emesso un'allerta gialla per il pomeriggio odierno, non per fenomeni particolarmente insidiosi ma visto il carico che quell'area ha ricevuto, le stime millimetriche andranno comunque a gravare su un territorio ipersaturo. Un occhio va buttato anche alle temperature che restano sempre elevate. A inizio settimana probabilmente anche sulla nostra provincia avvicineremo nuovamente i 25°, un dato che continua a confermare quanto la colonnina di mercurio, a partire dall'estate folle che abbiamo vissuto, continui a influenzare il clima anche in queste fasi cruente.
Il pomeriggio di oggi. Peggiora su centro levante, possibile allerta gialla
Il parziale su e giù dei termometri non vira mai verso termiche di stagione e il clima "apparentemente autunnale" che viviamo con tante perturbazioni non può non tenere conto di questo fattore. In ogni caso già a metà settimana si affacciano nuove insidie. In Liguria è sempre il Levante quello maggiormente esposto per una questione molto semplice. La depressione che attualmente andrà ad agire sul Meridione resterà attiva sulla Penisola almeno sino a metà settimana. Contestualmente sul finire della nuova settimana un'altra nuova depressione tenterà di sfondare sul Mediterraneo. Uno scenario probabile è che per l'ennesima volta questa nuova fase perturbata vada ad agganciare quella in via di sgonfiamento ma ancora in circolo. Il risultato sarebbe una risalita lungo praticamente quasi tutto lo Stivale con un nuovo interessamento di buona parte del territorio nazionale. Ovviamente ci siamo spinti un po' in là, il quadro previsionale sarà poi redatto nei giorni a seguire.
Riassumendo: oggi giornata variabile sulla nostra provincia, ventilazione debole ma in chiaro rinforzo da nord nord-est specie da dopodomani e lunedì. Lieve calo termico delle minime oggi, poi ripresa sia nei valori minimi sia in quelli massimi a partire da domani. Possibile allerta gialla per il pomeriggio su Centro Levante della Regione. Per ora mi fermo qui. Buon fine settimana ai nostri Lettori appuntamento ai prossimi aggiornamenti per inquadrare l'evolversi verso il weekend del 27 ottobre quando oltre a quanto descritto, tra l'altro, potrebbe esserci una prima irruzione artica in grado di portare le prime nevicate (anche in vista di Ognissanti un tempo apripista degli inverni antichi) sulle Alpi di confine, ma eventualmente, anche in Appennino