La terza lezione del corso per aspiranti sommelier ASPI ad Imperia ha portato i partecipanti nel cuore della scienza enologica. Questa volta, accanto al sommelier Stefano Semeria, c’era un’ospite speciale: Alessia Pacillo, sommelier internazionale della Locanda Pozzetto di Laveno/Mombello, la storica locanda del celebre comico Renato Pozzetto.
Si è cominciato dal grappolo d’uva, un elemento tanto semplice quanto fondamentale. Ogni sua parte – dalla buccia alla polpa – ha un ruolo preciso nella vinificazione. La lezione ha esplorato le principali tecniche di vinificazione: in bianco, in rosso e rosé. Ogni metodo ha le sue caratteristiche, influenzando il sapore, il colore e l’aroma del vino. Un approfondimento sulla macerazione carbonica ha rivelato una tecnica particolare che porta alla produzione di vini leggeri e aromatici, offrendo un punto di vista su un metodo sicuramente oggigiorno rilevante.
La seconda parte della lezione ha introdotto due elementi cruciali del mondo enologico: la maturazione e l’invecchiamento. Il tempo, spesso visto come nemico, diventa invece alleato prezioso per sviluppare la complessità del vino. I partecipanti iniziano a comprendere come l’invecchiamento possa trasformare un vino, aggiungendo profondità e sfumature.
Poi, è arrivato il momento della degustazione. I corsisti, questa volta, hanno affrontato i vini con maggiore autonomia. A coppie, hanno esaminato i vini ottenuti da viticoltura convenzionale, concentrandosi sui tre esami visivo, olfattivo e gustativo. Pur seguiti da Semeria, hanno avuto la possibilità di mettersi alla prova, cercando di applicare quanto iniziano ad apprendere.
Le intuizioni si muovono, l'olfatto si fa più allenato, e la capacità di descrivere il vino si sviluppa. Questa terza lezione ha dimostrato quanto la scienza dietro il vino sia affascinante e quanto il lavoro del sommelier sia frutto di studio, passione e attenzione ai dettagli. Un altro passo avanti, verso la padronanza di una delle arti più antiche e raffinate.