Sport - 13 ottobre 2024, 19:25

Serie D, Gir.A: Asti-Imperia 1-0. Toma incendia il Censin Bosia. Gran balzo in classifica per i galletti

Imperia con tante assenze e qualche errore di troppo Diop perde l'infallibilità dal dischetto, ma ci pensa uno dei senatori astigiani a decidere il match

Serie D, Gir.A: Asti-Imperia 1-0. Toma incendia il Censin Bosia.  Gran balzo in classifica per i galletti

Un'uggiosa ottava giornata di campionato accompagna i galletti al ritorno verso la vittoria. A decidere un match intenso in cui entrambe le squadre hanno lottato su ogni pallone è uno dei senatori biancorossi, Andrea Toma. Per il centrocampista, dopo un inizio di stagione non in cima alla piramide delle gerarchie, il gol che corona tutto il grande lavoro svolto. 

Importanti assenze nelle file dei liguri hanno sicuramente penalizzato la squadra, dopo un inizio di campionato, da neopromossa, coraggioso e con un'ottima produzione offensiva, che ha permesso di tenere testa a squadre come il Città di Varese, di ben altre ambizioni di classifica rispetto alle proprie. A difendere i pali mister Buttu si affida al classe 2006 Ventura, in assenza di un portiere affidabile come Sylla, espulso nell'ultima giornata contro il Saluzzo. L'assenza più pesante porta il numero 9 (oggi sulle spalle di Totaro), ed è quella di Alexy Bosetti. Mister Sesia, con un Kerroumi non ancora al 100% per un fastidio al menisco rimediato contro la Vogherese, sceglie Edoardo Ferrari dal primo minuto, con il compito di non dare punti di riferimento alla retroguardia in maglia blu, e supportare l'attacco da 8 gol stagionali: Diop-Valenti. 

"Censin Bosia" infuocato dalle tifoserie, con qualche scintilla di rivalità tra di loro, ma pronte a dare il massimo supporto. Nonostante le continue esortazioni a "popolare" in tanti lo stadio per supportare i biancorossi, il Main Sponsor astigiano Bruno Scavino richiama a raccolta la città: troppi pochi abbonamenti e Asti poco seguito, serve più supporto per una squadra che ambisce alla Serie C. 

Ben due 2006 e quattro 2004 nell'undici iniziale per mister Buttu, per cercare di sopperire alle mancanze, tra cui i gemelli Thomas e Gabriel Graziani, entrambi passati dai biancorossi e con il dente avvelenato in questa partita. Il faro dell'Asti sembra tornato a fare luce a centrocampo: si sente eccome il recupero totale di Beppe Picone, dopo l'infortunio muscolare di inizio stagione. 

Nonostante il supporto della propria gente sia tardato qualche minuto, per favorire l'entrata "pacifica" di tutti i componenti ultras liguri, l'Imperia parte forte e, dopo pochi secondi, sporca subito i guantoni del capitano e estremo difensore Brustolin, con il tiro di Scalzi, apparso fin da subito l'uomo più pericoloso per i suoi. Dopo una fase intensa ma senza occasioni da rete, sono i biancorossi ad uscire dal guscio e a colpire un Imperia forse sulle gambe dopo un avvio sprint. Al 23' Diop spara alto da ottima posizione, per sua fortuna (visto il grave errore), il primo assistente del direttore di gara Marco Costa, aveva alzato la bandierina, ravvisando un fuorigioco di Ferrari nel corso dell'azione. Solo due minuti più tardi l'Imperia non può essere salvato da nessun giudizio arbitrale: Ventura macchia il suo debutto, in collaborazione con Gandolfo, perdendo un sanguinoso pallone al limite dell'area di rigore e permettendo ad Andrea Toma, di raccogliere la sfera e scaraventarla sotto la traversa dove, l'estremo difensore classe 2006, non può mettere una pezza al proprio errore. Galletti in vantaggio. I liguri sanno più farsi male da soli che fare male agli avversari e, a fine primo tempo, un' altra leggerezza in uscita porta al destro di Picone, alto sopra la traversa. 

La seconda frazione inizia nello stesso modo in cui era finita la prima, ma a parti invertite. Questa volta è Brustolin a calcolare male un pallone alto dalle sue parti e a regalarlo al duo Totaro-Scalzi, con quest'ultimo che svirgola, non riuscendo a inquadrare il bersaglio grosso rimasto sguarnito. Sull'azione immediatamente successiva al pericolo scampato, Diop viene atterrato in area da Gandolfo. Sul dischetto si presenta lo stesso bomber ex Chieri, dimostratosi infallibile dagli 11 metri in queste prime uscite stagionali. Con lo stupore di tutti i presenti dentro e fuori dal campo il numero 11 calcia come mai ci aveva abituati, sparando alle stelle il raddoppio per i suoi. L'episodio non cambia però l'inerzia del match. Ci provano ancora timidamente i liguri con Costantini che, nonostante un ottima coordinazione, calcia alto di collo esterno dalla distanza. Tra un cambio e un altro, c'è spazio anche per il potente diagonale di Totaro, anch'esso alto. Nell'Asti Kerroumi sostituisce Ferrari e, anche se non al top della condizione fisica, fa vedere un saggio delle sue qualità, portando all'ammonizione di Scarrone. Il calcio di punizione guadagnato fa recuperare voti in pagella ad Edoardo Ventura, che vola sotto la traversa per smanacciare la "maledetta" di Picone. Ultimi minuti conditi dall'espulsione di Camatta nelle file dell'Asti, colpevole di essere rientrato in campo, dopo l'infortunio e l'assistenza dei medici biancorossi, senza il cenno di permesso da parte del direttore di gara, che ha inevitabilmente estratto il secondo giallo per il terzino ex Torino. 

E' questa l'ultima emozione di un match dal tasso di intensità molto alto, che ha visto un Imperia lottare ma sconfiggersi con le proprie mani, anche al netto delle cruciali assenze. Si stringe la classifica, che vede ora le due squadre, distanti solo quattro punti, separate da ben nove posizioni, con i galletti a ridosso della zona play-off, ma con un largo divario rispetto al gruppo in testa. Asti che aprirà con l'anticipo di Sanremo, tra sei giorni, la nona di campionato, e chiuderà così il poker di partite liguri di queste ultime giornate. Potrebbe essere uno scontro diretto anticipato invece per l'Imperia, contro i "leoni" del Derthona, una delle compagini che, a fine stagione, potrebbe condividere ambizioni ed obiettivi proprie anche dei liguri. 

Riccardo Bracco

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