Politica - 11 ottobre 2024, 14:43

Maria Spinosi (M5S): “Imperiesi mobilitatevi contro l’arroganza di Claudio Scajola, stop al clima di terrore”.

“Non gli importa di non essere autorizzato ad entrare in locali privati e neppure gli importa che vengano pagati al Consorzio i 500mila euro dovuti da Rivieracqua

“In questi giorni Claudio Scajola, Sindaco di Imperia e Presidente della Provincia, nonché Commissario dell’Ato idrico Imperiese (in sostanza, controllante e controllato racchiusi in un’unica persona, per questo finito nel mirino della Corte dei Conti) sta usando la forza per farsi consegnare gli impianti del Consorzio irriguo e potabile di Cipressa e Costarainera da trasferire al gestore unico Rivieracqua”. Interviene in questo modo Maria Spinosi, esponente del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali.

“Non gli importa di non essere autorizzato ad entrare in locali privati – prosegue Spinosi - e neppure gli importa che vengano pagati al Consorzio i 500mila euro dovuti da Rivieracqua. Il Consorzio e i Sindaci di Cipressa e Costarainera, con coraggio e dignità, lo stanno fronteggiando e per questo devono aspettarsi una bella sanzione. Scajola ha anche aggiunto che il credito verrà liquidato entro fine anno, quando entrerà il socio privato. Praticamente una doppia fregatura, ovvero prima vi adeguate e poi potrete parlare di indennizzo, che fretta c’è? Un po’ come la storia del dissalatore di Andora, pagato interamente dai cittadini, che Rivieracqua ha ordinato di spegnere e che ora è stato definitivamente smantellato, in barba ad ogni diritto di controllo sulla rete da parte dei Comuni. Anche l'ingresso del socio privato in Rivieracqua è opera di Scajola, così come l’ingiustificato e scriteriato aumento delle bollette, avverso le quali, però, è possibile proporre impugnazione davanti al giudice ordinario, dal momento che è illecito scaricare sugli utenti evidenti errori di gestione o di previsione del servizio idrico integrato”.

“Basta con questa arroganza – termina Maria Spinosi - e con questo clima di terrore! Noi imperiesi siamo stanchi, Scajola non è affatto il padrone dell’acqua, che è e deve rimanere un diritto accessibile a tutti e a gestione pubblica”.

I.P.E.