Politica - 09 ottobre 2024, 10:47

Migrante intrappolato nel Roja, Colomba (AVS): "Servono risposte umanitarie urgenti per evitare nuove tragedie"

"Necessaria una soluzione istituzionale per un'accoglienza dignitosa e umana per i migranti in costante arrivo a Ventimiglia", dice il candidato alle elezioni regionali

"Solamente 5 giorni fa ricorreva il quarto anniversario della Tempesta Alex: un giorno per sempre impresso nella mente degli abitanti della Val Roja e di Ventimiglia, città che ne porta ancora una ferita aperta e ben visibile, rappresentata dalla Passarella pedonale ancora mozzata e aggrappata all'argine sinistro del Roja", ricorda Jacopo Colomba, candidato nella lista Alleanza Verdi Sinistra a sostegno del candidato presidente della Regione Liguria Andrea Orlando alle elezioni del 27 e 28 ottobre.

"Le piogge copiose riversatesi sull'estremo Ponente Ligure nella giornata di ieri, unite alla decisione delle autorità francesi di aprire la diga di Breil, hanno portato il Roja a tingersi di marrone e ad aumentare spaventosamente il suo livello, riportando alla mente di molti le tragiche ore del 4 ottobre 2020. In questo caso, per fortuna, il fiume non è tracimato ma si sono vissuti momenti di grande apprensione quando si è appreso che un migrante, nel suo giaciglio di fortuna sul lungofiume, si è trovato intrappolato in una secca ed è stato incredibilmente salvato dalla piena del fiume dal pronto intervento dei Vigili del Fuoco, a cui deve andare il nostro più sentito ringraziamento per aver salvato una vita umana.

I fatti di ieri ci devono però obbligare almeno a un paio di riflessioni urgenti. Il modello Toti ha sempre rivendicato la necessità di incrementare i volumi di cemento e lo ha tradotto anche in un Regolamento (al momento sospeso) che permetterà nuove costruzioni in fascia di inondabilità A (zone rosse) purché siano basse l'altezza d'acqua e la velocità della corrente (basandosi su dati pluviometrici del 1994, nonostante gli eventi alluvionali siano diventati negli anni sempre più frequenza e devastanti). Bisogna avere il coraggio di ritirare subito tale regolamento e di proporre ricette coraggiose in direzione opposta, basate sulla manutenzione e l'allargamento dei corsi d'acqua oltre alla ri-naturalizzazione delle aree peri-fluviali, spingendosi fino a proporre un nuovo Regolamento che preveda la possibilità di demolire in aree esondabili dietro equo indennizzo da parte delle pubbliche amministrazioni.

A più di 4 anni dalla chiusura del Campo Roja, va infine trovata una soluzione istituzionale per un'accoglienza dignitosa e umana per i migranti in costante arrivo a Ventimiglia e costretti a pernottare sugli argini del Fiume in terribili condizioni igienico sanitarie e sempre a rischio di perdere la propria vita a cause delle piene del Roja (come già avvenuto in passato). Anche se i flussi non hanno più le dimensioni dell'anno scorso, continuano ad attraversare il territorio ventimigliese centinaia di rifugiati ogni mese, spesso in situazioni di importante fragilità. Evacuare e sgomberare l'area, come prospettato negli ultimi mesi, non sarà mai risolutivo. Vanno date risposte urgenti dal punto di vista umanitario per evitare nuove tragedie".

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I.P.E.