Politica - 04 ottobre 2024, 18:06

Elezioni regionali, le candidate e i candidati imperiesi della lista "Per l'alternativa”

Paolo Germano, Carmela Lampi, Paola Bergamini e Giovanni Maramotti a sostegno di Nicola Rollando

La lista “Per l'alternativa”, per le elezioni regionali del 27 e 28 ottobre presenta i candidati per la circoscrizione di Imperia. Paolo Germano, Carmela Lampi detta Lilli, Paola Bergamini e Giovanni Maramotti detto Danilo i candidati imperiesi a sostegno del candidato presidente Nicola Rollando.

"Rappresentiamo un’alternativa vera ai due poli delle ‘destre’ e del ‘centro sinistra’ che negli ultimi decenni si sono succeduti al governo della regione. Entrambi gli schieramenti sono condizionati dai gruppi economici e potentati che hanno dettato scelte politiche nefaste in campo economico e sociale portandoci al disastro attuale. Lo hanno dimostrato plasticamente le vicende giudiziarie di Toti e le dichiarazioni dell’imprenditore Spinelli. Il sistema ligure che ci hanno imposto è marcio!", spiegano.

Il programma: 

Fuori il  privato dalla Sanità Pubblica

la Sanità Pubblica oggi è in ginocchio: si muore letteralmente di “liste d’attesa”, di “chiusure dei pronto soccorso”, per i‘tagli dei posti letto’, ma sono almeno trent’anni che le politiche definite ambiguamente di “razionalizzazione”, riduzione dei costi, dal centro sinistra (chiusura di reparti, taglio di posti letto e declassamento dei pronto soccorso in punti di primo intervento) e le massicce privatizzazioni del centro destra hanno trasferito fiumi di denaro ai privati e impediscono oggi a buona parte dei cittadini e delle cittadine, già impoveriti, di accedere alle cure gratuite. Siamo contrari al progetto di Ospedale Unico e alla chiusura di quelli di Imperia e Sanremo, progetto perfettamente inutile e costoso, al quale ci opponiamo per diverse ragioni ma soprattutto perché nasce già privo di reparti e specialità importanti - nel frattempo spostate altrove- e non recupera posti letto per acuti, il cui numero per abitanti rimarrebbe come adesso inferiore ai coefficienti minimi previsti.

Proponiamo  l’assunzione di medici, infermieri e operatori sanitari e il potenziamento della sanità territoriale, l’eliminazione del numero chiuso per l’accesso alle facoltà di Medicina.

Ambiente

Un’unica grande opera: contrastare il dissesto idrogeologico del nostro entroterra, per il 70% del territorio ligure boschivo, fragile e permeabile a tutti i fenomeni climatici! Ne deriverebbero posti di lavoro, un indotto sano, e il ripopolamento dell’entroterra, evitando il congestionamento delle coste, già abbondantemente cementificate dai politici locali già ricordati e un risparmio enorme di risorse statali per intervenire dopo i danni e con il prezzo iniquo di vite umane e di attività economiche e infrastrutture distrutte al quale ci stiamo purtroppo rassegnando!

Siamo assolutamente contrari al progetto di Parco Eolico di Monte Moro e Guardiabella: al di là dell’immagine confortante, le 32 pale eoliche alte circa 200 metri, collocate devastando quel territorio (11 comuni nell’imperiese e il collegamento con la costa a S. Lorenzo al Mare per il trasporto delle pale) che sappiamo bene andrebbe protetto, messo in sicurezza e non ulteriormente devastato.

Il turismo, la portualità e il trasporto pubblico

Non si vive di solo turismo, e  siamo a fianco della Compagnia portuale Maresca, assediata dalle manovre ad oltranza dell’Amministrazione Comunale di Imperia per far cessare i traffici del porto Commerciale e recuperare ulteriori aree frontemare da consegnare alle speculazioni immobiliari.

Non si può prescindere dal funzionamento del trasporto pubblico locale provinciale della Riviera Trasporti, anch’esso ridotto ai minimi termini, e in una Provincia che si propone come turistica!  Bisogna collegare i comuni dell’entroterra ormai isolati, con quelli costieri,  ed assumere gli autisti necessari retribuendoli applicando il CCNL nazionale e integrativo, altrimenti  si dica chiaramente che si vuole boicottare il trasporto pubblico locale a vantaggio di quello  e consegnare al privato quanto ancora non è stato già dismesso.